Sono amante dei deserti. Adoro il silenzio, la calma di una distesa aperta e sconfinata. Ecco quindi una rassegna dei deserti più belli al mondo, secondo la mia personale e soggettiva esperienza, da visitare una volta nella vita.
Il Wadi Rum in Giordania, il deserto rosso e marziano
Partiamo dal deserto che ho visitato più di recente. Si tratta del Wadi Rum, un deserto tutto sommato piccolo, che sta diventando piuttosto famoso per due ragioni: 1) viene spesso usato come location per riprese cinematografiche 2) si trova in Giordania e, grazie alle compagnie low cost, è quindi facilmente raggiungibile e attrae sempre più visitatori.
Qual è la peculiarità di questo deserto?
- Il colore: il Wadi Rum ha un’accezione cromatica unica. E’ rossastro, intenso, scuro, ma al contempo emergono angoli dalle sfumature ocra. Da visitare assolutamente al tramonto, perché il sole riesce a creare dei giochi di colore unici;
- la conformazione: il Wadi Rum è tendenzialmente un deserto roccioso e montagnoso, non ci sono le famose dune, ma delle sculture di roccia molto particolari che creano un quadro davvero suggestivo
Come arrivare e dove dormire nel Wadi Rum?
L’aeroporto più vicino al Wadi Rum è Aqaba, la località giordana sul Mar Rosso, direttamente collegata all’Italia. Molti ci arrivano da Amman, anche se è un po’ più lunga (circa 4 ore). La visita del Wadi Rum può essere abbinata a quella del sito archeologico di Petra, poco lontano.
Nel Wadi Rum o nei suoi dintorni vi sono numerosi campi beduini in cui è possibile pernottare. Molti di essi sono decisamente luxury: hanno piscine, stanze dotate di aria condizionata e bagno privato e offrono i servizi di un hotel.
Il Deserto di Atacama, epico e commovente
Ci spostiamo in Cile per un deserto che viene considerato come il più arido al mondo.
Lo considero epico perché mi richiama alla memoria la raccolta di racconti “Le Rose di Atacama” del grande Sepulveda. Dalla lettura del libro, ho sempre avuto il desiderio di visitarlo.
Il Deserto di Atacama si trova in una posizione peculiare, che lo rende asciutto e che impedisce la formazione di nuvole. E’ un deserto posto in altura, ad oltre 2.000 metri, stretto tra le Ande, i vulcani e il mare.
Non è un deserto che annoia perché cambia a ogni angolo: a volte spuntano lagune salate o vulcani appuntiti a interrompere il paesaggio. Nella cosiddetta Valle della Luna e nella vicina Valle de la Muerte (o di Marte) dà il meglio di sé. Qui si apre un vero e proprio teatro a cielo aperto in cui va in scena un susseguirsi di sculture e angoli diversi: anfiteatri naturali, grotte di sale brillante o grandi dune.
Puoi leggere anche qualche idea per un itinerario di 15 giorni fai da te in Cile.
Se invece vuoi che ti organizzi io l’itinerario in base alle tue esigenze, puoi dare un’occhiata a un esempio di pacchetto in Cile sul sito di uno dei tour operator con cui collaboro.
Come arrivare e dove dormire ad Atacama?
L’aeroporto di riferimento è quello di Calama, raggiungibile da Santiago del Cile con diversi voli giornalieri.
Da qui ci si può spostare con un breve tragitto di auto (1 ora) verso San Pedro di Atacama, il pittoresco paesino, che profuma di terra e di empanadas, usato dai turisti come base per esplorare il deserto e le lagune intorno. Da qui si può raggiungere un altro spettacolo della natura, il Geyser El Tatio.
Io in particolare ho dormito al Masairi B&B, struttura semplice, piccolina, comoda per il parcheggio e tutto sommato economica, considerati i prezzi non economicissimi, rispetto al resto del Paese, di San Pedro.
Dasht-e-Lut, in Iran: il luogo più caldo della Terra
Pochi conoscono questa meraviglia, un luogo che sembra dimenticato e in capo al mondo, verso il confine con l’Afghanistan, in quell’immenso e prezioso Paese che è l’Iran.
In realtà è stato per me uno dei deserti più belli. Quando dico “bello”, intendo proprio l’armonia delle sue forme, dei suoi Kalut, i castelli di sabbia che lo caratterizzano.
Pare che qui sia stato il luogo in cui si è registrata la temperatura al suolo più elevata della Terra, 70 gradi, ma vi assicuro che non sarà il caldo a mozzarvi il respiro.
Come arrivare e dove dormire nel deserto dell’Iran?
La città più vicina al deserto è Kerman. Si tratta di una città piuttosto grande con hotel e guesthouse.
Da qui potrete arrivare nel deserto in circa 1 ora e mezzo. E’ quindi un’escursione che potete fare in giornata. Attenzione: in auto potete arrivare nei pressi del deserto e attraversarlo, lungo la strada che attraverso le dune va in Afghanistan. Se volete però entrare nel deserto e vedere da vicino i Kalut dovrete appoggiarvi a un’escursione organizzata in 4X4.
A Shahdad, l’oasi d’ingresso al deserto, trovate semplici guesthouse che offrono alloggi spartani, cene ed uscite in Jeep.
Se stata pensando di organizzare un viaggio in Iran o se state cercando informazioni sulla sicurezza del Paese, potete leggere i miei post (cliccate sulla frase in arancio qui sopra).
Sossusvlei in Namibia: il deserto arancione
Tra i miei luoghi del cuore e i miei momenti “wow” più intensi posso annoverare sicuramente la salita sulla cresta di Big Daddy, l’immensa duna di Sossusvlei. Siamo in Africa Australe, per la precisione in Namibia, all’interno della più ampia regione desertica del Namib.
Tutti i viaggiatori si sono lasciati conquistare dall’immagine perfetta della Duna 45, che si staglia contro il cielo azzurro, per metà arancio brillante e per metà in ombra: le forme sinuose del taglio della duna lì dove il vento fa il suo lavoro giornaliero di plasmatore di meraviglie.
Deadvlei è un’area particolarmente scenografica, perché qui, oltre al contrasto tra arancio e blu, si aggiunge il bianco del Pan (il lago salato che, da asciutto, lascia le sue tracce minerali).
Come arrivare e dove dormire nei pressi di Sossusvlei?
La Namibia può essere visitata con un viaggio organizzato di gruppo o anche noleggiando un’auto e facendo un viaggio fai da te. Sossusvlei può essere la prima tappa di un tour in Namibia di 15 giorni, visto che dista circa 5 ore da Windhoek, la capitale.
Vi sono solo un paio di strutture all’interno del parco. Il vantaggio di dormire all’interno dei cancelli è legato sostanzialmente alla possibilità di essere alle dune già prima dell’alba. I comuni mortali che dormono fuori invece si metteranno in coda proprio a quell’ora, visto che il Parco ufficialmente apre i battenti solo al sorgere del sole. Vi è poi la possibilità di soggiornare nel campeggio che si trova appena dentro.
Subito al di fuori del Parco, a Sesriem, troverete comunque tantissime strutture, alcune dall’ottimo rapporto qualità prezzo, come ad esempio il Desert Camp, che offre casette equipaggiate con portico, barbecue e una piccola cucina, con vista sul bush.
Deserto de la Tatacoa: le strane conformazioni rosse
Il Deserto de la Tatacoa non è molto noto e ufficialmente non è nemmeno considerato un deserto: nonostante non vi sia vegetazione, infatti, non piove abbastanza poco per poterlo considerare nel novero geografico dei deserti (la denominazione precisa è quella di “foresta tropicale arida”). E’ piccolo di estensione, ma molto affascinante per le strane conformazioni che lo compongono.
Innanzitutto è diviso in due parti: una denominata rossa, per il colore delle rocce, l’altra grigia. La prima è sicuramente la più spettacolare: un labirinto di pinnacoli sfumati di ocra, in cui è possibile perdersi a passeggiare.
Dove si trova il Deserto de la Tatacoa e dove dormire?
Con la Tatacoa ci spostiamo in Colombia. Il centro abitato più vicino è quello di Villavieja. Se pensate di arrivarci in aereo, viste le distanze tra le varie regioni colombiane, l’aeroporto di riferimento è quello di Neiva.
A Villavieja trovate delle pensioni, ma molte strutture si concentrano nella zona del Cusco, proprio vicino all’osservatorio astronomico.
Io ho scelto di dormire in una sorta di “cestino di vimini” in mezzo alla natura nel Bethel Bio Luxury Hotel.
Il Sahara, il deserto più grande
Nella disamina dei deserti più belli al mondo, non può mancare lui, quello più grande, il Sahara, subito evocativo di dromedari, spedizioni e avventure.
Il Sahara è visitabile da diversi Paesi, visto che si estende in ben 11 Nazioni. Le opzioni più comuni sono sicuramente il Marocco o la Tunisia.
Io sono entrata nel Sahara da quest’ultimo Paese. Ovviamente il Sahara ha le caratteristiche del deserto che noi tutti abbiamo sempre immaginato: dune immense, sabbia color oro e qualche oasi a fare capolino.
Dove dormire nel Sahara?
Se ci arrivate dalla Tunisia, la porta del deserto è la città di Douz. Vi sono poi diversi campi, alcuni molto spartani, con tende in comune, in concomitanza di piccole oasi, dove potrete addirittura fare il bagno. Io ho dormito a Ksar Ghilane.
Se siete in Marocco invece le escursioni tipiche sono quelle verso Merzouga o Zagora.
Ci sono moltissimi deserti che non ho menzionato qui, alcuni anche in Europa, come ad esempio il deserto di Gorafe in Spagna, vicino a Granada. Un’altra esperienza facile di deserto può essere vissuta da Dubai o in generale dagli Emirati.
Alla fine: il deserto è sempre una buona idea!