Si parla sempre di Dubai o Abu Dhabi, ma gli Emirati Arabi Uniti sono fatti da 7 diversi Emirati. Vi parlo quindi di Ras Al Khaimah, destinazione emergente e che è stata per me una scoperta, e delle altre “città stato” meno conosciute.
Deserto e mare a Ras Al Khaimah
Ras Al Khaimah dista poco meno di 2 ore dalla “sorella” famosa Dubai. Si sta presentando sullo scenario turistico come una destinazione variegata, luxury e “completa”. A Ras Al Khaimah si può soggiornare nel deserto, anche nei magnifici bungalow con piscina privata del Ritz. Il deserto qui si colora dei colori ocra delle dune e dei cammelli selvatici che attraversano la strada.
Oltre agli hotel di lusso, è comunque possibile passare la notte in campi tendati più semplici, ma dotati di tutti i comfort: bagno in camera, aria condizionata, piscina della struttura con vista sulle dune, …
A pochi chilometri dal deserto, poi è il mare a farla da padrone. Ci si può spostare facilmente infatti in uno dei resort sul Mare Arabico: ben 64 km di coste e di sabbia dorata caratterizzano l’emirato.
Ras Al Khaimah è però anche l’emirato più verde e interessante dal punto di vista paesaggistico. Parte del suo territorio è montuoso, con bellissime vallate e canyon. Qui si erge il monte più alto degli Emirati, il Jebel Jais, che tocca i 2.000 metri e che spesso è innevato.
Nei suoi villaggi inoltre è possibile anche entrare in contatto con la cultura locale e scoprire quale era la ricchezza originaria di questi luoghi: la raccolta delle perle. Una visita a una farm significa ritornare al passato affascinante dei pescatori e dei commerci, prima del boom del petrolio che ha rivoluzionato tutta la vita degli Emirati.
Sharja, Ajman e Umm al-Qaywayni
Sharja, Ajman e Umm al-Qaywayni si susseguono lungo la costa tra Dubai e Ras Al Khaimah.
Il primo, Sharja, ha la fama di essere quello più conservatore e tradizionalista. Qui si trova anche un importante Museo di Civiltà Islamica. Se lo visiterete in compagnia di una guida locale avrete modo di ottenere una prospettiva privilegiata per conoscere la realtà di questi luoghi.
Ajman è il più piccolo tra gli Emirati. Dal recente passato rurale, Ajman si sta affermando come meta dell’extralusso, esclusiva e poco frequentata. Qui infatti è possibile dormire in un 5 stelle fronte mare a meno di 100 euro a notte, come al Fairmont. Oltre ai Forti e al Museo Beduino, all’interno dell’Emirato è possibile visitare la riserva naturale di Al Zorah, con le sue mangrovie, i fenicotteri e le sue 58 specie di uccelli.
Umm al-Qaywayni è un mix particolare di tradizione e modernità. Se da un lato è famoso per le sue tradizionali corse di cammelli e per la falconeria, dall’altro è anche sede del Dreamland, il più grande parco acquatico del mondo. Le attrattive principali dell’Emirato sono di carattere archeologico (il sito di Ed Dur, necropoli risalente a 2.000 anni fa) o naturalistico (isola di Seneyah).
Fujairah – a un passo dall’Oman
L’emirato di Fujairah è l’unico ad affacciarsi sull’Oceano Indiano, fuori dal Golfo Persico e dal Mar Arabico.
La capitale è Fujairah City, ma dal punto di vista turistico sono le spiagge di Dibba ad avere la meglio.
La posizione dell’Emirato offre l’interessante opportunità di varcare il confine con l’Oman per ammirare i drammatici paesaggi dei fiordi di Musandam.
E se tra un Emirato e l’altro volete tornare a Dubai, al link trovate qualche informazione sui migliori quartieri di Dubai per fare una passeggiata.