Tra le varie modalità di scoprire una città, io amo il bighellonare camminando. A volte però è opportuno avere un percorso in mente, per non perdersi i luoghi più interessanti. Ecco quindi il mio itinerario per visitare Palermo a piedi.
La Kalsa: tra street art e antiche rovine
Il mio itinerario a piedi è partito da Piazza Marina, perché qui avevo scelto il mio Bed&Breakfast.
L’ho trovato un luogo strategico come base per girare la città, essendo proprio in centro e vicino ai luoghi più importanti. Potete comunque leggere anche i miei consigli su Dove dormire a Palermo e sui quartieri migliori.
Il mio tour è stato accompagnato da Emanuele, di Palermo Tour, che l’ha “condito” con aneddoti interessanti sulla sua città.
La prima tappa è il Giardino Garibaldi, con i suoi mastodontici Ficus, alcuni dei quali sono tra i più vecchi d’Italia.
Sempre qui vi è una iscrizione che ricorda il luogo in cui è stato ucciso il poliziotto Joe Petrosino, partito dagli USA per sconfiggere la Mano Nera e qui ucciso dalla Mafia.
La seconda tappa è stata per me uno dei luoghi più magici dell’intero itinerario: la Chiesa di Santa Maria dello Spasimo. Prima Chiesa, poi mercato, teatro stabile e nosocomio, è un luogo in cui le antiche mura si fondono con la natura circostante, con un risultato di pace e bellezza.
Proprio qui vicino, nei pressi di Piazza Ventimiglia, spiccano dei grandi e coloratissimi Murales, a opera di Camilla Falsini, MBRE FATS, Rosk e Loste e Basik. Le opere trattano del tema della tradizionale ospitalità e capacità di accogliere e integrare che caratterizza la città.
In giro per Palermo, tra sacro e profano
Dopo una veloce visita alla Chiesa della Magione, al suo bel chiostro e ai giardini, meta dei raduni serali dei giovani della zona, si attraversa il Cassaro (Corso Vittorio Emanuele, la spina dorsale della città) per approdare allo storico mercato della Vucciria.
Sebbene rimanga poco dell’antico fulgore (ormai il mercato è ridotto a poche vie), è comunque una zona viva e popolare, soprattutto per gli aperitivi serali. Da qui, si approda alla Chiesa di San Domenico, la seconda Chiesa più importante della città, dopo la Cattedrale, denominata il “Pantheon degli uomini illustri”, perché qui riposano importanti personalità della città. Qui si sono svolti anche i funerali del Giudice Falcone.
Si risale ai Quattro Canti, da dove si può avere il panorama dei 4 quartieri del Centro Storico della città e si prosegue la passeggiata per Via Maqueda, la via dello shopping, sino a raggiungere il Teatro Massimo, il salotto di Palermo. Si tratta del teatro lirico più grande d’Italia e del terzo in Europa (dopo l’Opera di Parigi e il Teatro dell’Opera di Vienna).
Un walking tour gastronomico: i mercati di Palermo
La passeggiata per Via Volturno porta a trovarsi proprio all’ingresso del Mercato del Capo (sul lato sinistro della strada), un’esperienza di vero street food palermitano.
Si può girare nella via principale per scoprire ghiottonerie e cedri dalle dimensioni abnormali!
Vi consiglio di guardare qui e là per scoprire le misteriose opere a tema religioso dell’artista Tutto e Niente
Se si percorre tutto il Mercato si arriva proprio dietro alla magnifica Cattedrale.
Da qui si può tornare verso i Quattro Canti per arrivare a Piazza Pretoria (detta anche della Vergogna, per le nudità delle statue che abbelliscono la fontana al centro della piazza).
L’ultima tappa è la vicina Piazza Bellini che, oltre a offrire la particolare architettura araba di San Cataldo e la magnificenza della Chiesa della Martorana, può deliziare il palato con gli ottimi dolci e i cannoli dell’antica pasticceria delle monache di clausura del Convento di Santa Caterina.
Il Mix di culture di Palermo: quando la diversità arricchisce e rende unico un luogo
Se avete ancora un giorno a disposizione, rimangono due luoghi da esplorare. Entrambi, a modo loro, sono la testimonianza vivente di come gli arrivi (o sbarchi, per usare un gergo attuale) di altre culture e il mix che si realizza, quando esse sono integrate a quelle storiche e precedenti, non possa che creare bellezza e soluzioni uniche.
La Cappella Palatina è un esempio di fusione tra l’austera arte Normanna e la sofisticata arte degli artigiani del Maghreb (attenzione se visitate Palermo nel fine settimana, ricordatevi che la Cappella è chiusa la domenica pomeriggio).
Per pranzo spostatevi al vivace e “urlante” mercato di Ballarò. Le sue origini sono già un evidente richiamo alla diversità, visto che è stato costruito sul modello dei Souk Arabi. Oggi è diventato quartiere di immigrazione e, alle tradizionali “abbaniate” (le urla dei negozianti per imbonire la clientela) dei pescivendoli , si mescolano l’odore delle spezie e dei prodotti africani.
Per le informazioni pratiche sull’organizzazione di un fine settimana a Palermo, leggete il post correlato.
ANTONELLA
La chiesa della Martorana!! Da sola vale un viaggio a Palermo!! Se poi ci aggiungiamo i cannoli delle Monache di Santa Caterina ………
Valeria
Esatto i cannoli da soli ripagano il viaggio!!!
Alice delle meraviglie
Siccome si che “il problema di Palermo è il traffico” (cit Jonny Stecchino) girarla a piedi è sagace.
Valeria
ahahah non ci avevo pensato, sarebbe stata un’ottima citazione con cui aprire il post!
Raffaella
Grazie di questo post e di tutti quelli che hai scritto su Palermo. Ho in programma di fare un tour a dicembre in Sicilia e sto raccogliendo info e suggestioni. I tuoi post sono perfetti.
Valeria
Ottimo! allora buona programmazione!
Claudia Cabrini
Palermo è veramente una città bellissima. L’ho visitata più volte e ci sono rimasta, in alcuni casi, anche per diverse settimane, ma rimane per me sempre una scoperta in divenire. A Palermo non smetto mai di imparare qualcosa di nuovo, ogni volta che ci torno. Ormai è da due anni che non ci ripasso, spero di rimediare al più presto.
Valeria
Davvero? Pensa che per ora mi sono fermata praticamente un paio di giorni! Ma in effetti c’è moltissimo da vedere
Federica Assirelli
Sono stata a Palermo più volte ma non conoscevo la parte di street art! Un motivo in più per ritornarci dato che è una forma d’arte che mi piace molto
Valeria
Sono opere bellissime 😉