Devo confessare che sono stata letteralmente dall’altra parte del mondo (alle Hawaii o all’isola di Pasqua), ma non ero mai stata in Sicilia e non avevo mai passato nemmeno un fine settimana a Palermo.
Non si tratta di disamore per il mio paese, semplicemente la Sicilia è sempre stata “a un passo” e, nella mia ansia di vedere il mondo prima di arrivare alla vecchiaia, ho sempre pensato che l’Italia potesse aspettare.
Cosa mi ha fatto cambiare idea? Un marito goloso e i voli Ryanair.
Palermo mi ha colpito, ho amato la vita autentica dei suoi mercati e il modo in cui nei secoli ha saputo usare la diversità e le migrazioni a proprio vantaggio, per creare opere uniche e particolari. Ballarò e la Cappella Palatina sono pertanto tra i miei luoghi preferiti di Palermo.
Come arrivare a Palermo? Le low cost sono sempre una buona idea
Come vi dicevo, a darmi la spinta è stata la compagnia Ryanair: i voli nel weekend a 50 euro sono sempre irresistibili.
Io sono partita da Milano Malpensa: c’è un volo all’alba al sabato mattino che vi consente di essere alle 10 già in un bar del centro di Palermo, per godervi briosche, granite, cannoli e … una sana e dietetica spremuta.
Al rientro il volo è alla domenica in tarda serata. Una toccata e fuga, ovviamente, che consente però di avere un primo assaggio alla città.
Questi orari del volo permettono di ottimizzare i prezzi, perché dovrete dormire fuori una sola notte.
Ryanair è da molti odiata perché non consente più di portare a bordo nemmeno un piccolo trolley senza pagare un costo aggiuntivo. Motivo in più per sbarazzarvi del superfluo e partire con uno zainetto: per una notte fuori serve solo un cambio intimo, dentifricio e spazzolino, una maglia di ricambio e una T-shirt per pigiama.
Considerate anche la compagnia Air Italy, che, se prenotata con anticipo, offre buoni prezzi.

Tragitto Palermo – aeroporto: bus e taxi condivisi
All’arrivo all’aeroporto di Punta Raisi troverete appena fuori dall’uscita dei comodi taxi collettivi che fanno varie fermate in centro città (Taxi Sharing). Chiedete all’autista qual è la fermata più vicina al vostro alloggio e scendete lì. Il tutto ha un costo di 7 euro a persona.
Al rientro, visto che di sera tardi sembra difficile trovare un taxi condiviso, il mio consiglio è di prendere il bus della compagnia Prestia e Comandè
Potete acquistare il biglietto della corsa che vi interessa in anticipo sul loro sito, senza necessità di stamparlo. Il terminal è a fianco della stazione ferroviaria della città. Il costo è di 6 euro per la singola corsa.
Palermo: quanti giorni?
Ovviamente più tempo a disposizione si ha meglio è, anche per esplorare i dintorni di Palermo: la famosa spiaggia di Mondello e il Duomo di Monreale, a pochi chilometri dalla città.
Il centro storico di Palermo è tuttavia abbastanza raccolto e si può visitare facilmente a piedi in un paio di giornate di intenso cammino.
Cosa vedere a Palermo in un giorno: itinerario a piedi per la città
Io ho scelto di affidarmi a una guida, visto il poco tempo a disposizione.
Mi piace anche andare a zonzo e senza meta per una destinazione, ma di solito questo approccio è per chi ha tempo a disposizione. Io non volevo correre il rischio di perdermi luoghi importanti e la guida, inoltre, mi ha raccontato aneddoti e consigli da vero “locale” e abitante della città. Ho avuto l’occasione di imbattermi in Emanuele, un ragazzo simpaticissimo e molto preparato, che ha contribuito a farmi sentire “l’autentica accoglienza” della città.
Per contattarlo: Palermo Tour
Ho scelto un tour speciale, perché anche il cibo è cultura: un tour di Palermo a piedi alla ricerca dei mercati e dello street food, che ci ha portati alla Kalsa, al mercato del Capo, alla Vucciria, alla Cattedrale e infine alla Fontana della Vergogna, passando ovviamente per il Cassaro, Via Vittorio Emanuele e i Famosi 4 Canti. Per leggere l’itinerario sintetico a Palermo, presto ci sarà un post online.
Dopo il tour e un po’ di riposo, ho avuto ancora tempo per un aperitivo alla Vucciria e alla Kalsa (due aperitivi è meglio di uno) e una passeggiata al porto.
Il giorno dopo è stato dedicato alla visita della Cappella Palatina e del folkloristico mercato di Ballarò (perché “Ballarò è magia”, come dice un murale del quartiere).

Cosa mangiare a Palermo: cibo da strada e non solo
Palermo aveva lo street food, quando la moda dello “street food” ancora non era stata inventata!
Il primo giorno spiluzzate qua e là, seguendo il vostro itinerario enogastronomico tra mercati e quartieri. Tra arancina e cannolo, la parola “spiluzzare”, a essere precisi, non è adeguata! (leggete anche la mia Guida allo Street Food di Palermo per approfondire).
Per cena, io ho scelto il ristorante La Buatta, in Via Vittorio Emanuele, 176, che offre una cucina definita “popolana”, in un’ambiente curato e moderno.
Il giorno dopo, a pranzo, fermatevi a Ballarò, in uno dei ristorantini a fianco delle bancarelle di pesce fresco.

Dove dormire a Palermo
Palermo è divisa in tue parti: la parte più moderna, vicino al Politeama e Corso Ruggero Settimo e la parte più storica, pedonale che si allarga dai Quattro Canti e coinvolge, a raggera, i quartieri de La Kalsa, Ballarò, Capo e Vucciria.
Io ho amato la Kalsa, area che sta riscoprendo la sua identità, piena tra l’altro di palazzi ora adibiti a B&B, molto curati al loro interno, di recente ristrutturazione e a prezzi contenuti.
Per maggiori informazioni su dove dormire a Palermo, leggi il post dedicato.
Volete fare un fine settimana a Palermo, ma non avete voglia di passare il tempo a guardare i vari siti e di occuparvi delle prenotazioni?
Scoprite il mio pacchetto a Palermo per Racconti di Viaggio.
Come te non sono mai stata in Sicilia. Prima o poi prenderò al volo un low cost e mi ci fionderò seguendo i tuoi itinerari!
La brioche col gelato…grande attrattiva! No,scherzo…
Come scherzi?? La briosche è UNA GRANDE attrattiva!
W Palermo!!
Deduco che ti sia piaciuta molto!
Non sono ancora stata a Palermo. In Sicilia ho visto Catania e zone limitrofe, una vera bellezza e anche la gente molto gentile e carina. Vorrei tanto tornare in Sicilia e visitare anche Palermo.
Sì è vero, la gente molto accogliente! approvato!
Ho dei ricordi bellissimi del periodo passato a Palermo per gli studi universitari; la città è ricca di storia e cultura e vale sicuramente la visita, anche breve. Spero tu sia riuscita a magiare anche un panino con le panelle!
ovviamente sì, il prossimo post in programma parla proprio di quello (anche se ho preferito la Meuza)
Trovo che il tuo lavoro racchiuda una missione significativa: avvicinare i mondi, un po’ quello che faccio io attraverso la scrittura.
Palermo è assolutamente da visitare, ci andrò nel 2020.
Grazie… che onore! una super missione. Raccontami di più su di te e sulla scrittura…
La Sicilia, è una delle regioni che tanti amici, mi hanno consigliato di andare a vedere. Ora tu con queste poche foto, sopratutto quella del cibo e quella della cattedrale, mi hai convinto ancor di più. Fantastica regione, bellissimi posti e molti consigli suggeriti per un fine settimana. Grazie di tutto.
ti ringrazio! gentilissimo… e sul cibo ho già pianificato un post per la prossima settimana!
Cavolo che meraviglia Palermo, in Sicilia sono stata più volte ma a Palermo non sono mai andata! MI hanno sempre detto tutti che è bella e il tuo post me lo conferma.
C’è sempre la grande diatriba Catania/Palermo. Io per ora ho visitato solo la seconda, quindi non posso “espormi”. Palemo però mi ha conquistato 😉
Certo che è vero, giriamo il mondo e non conosciamo il nostro Paese. Anche io non sono mai stata a Palermo, e sicuramente questo articolo mi da molti spunti per decidere di visitare questa splendida città, fiore del sud e anche un po’ alla base delle mie origini materne. Da fare
Se ce l’hai anche nel “sangue”, direi che è da fare assolutamente!
Cara Serena anche io come te ho girato mezzo mondo, ma conosco molto poco la bella Italia… pensa che sono stata in Australia, ma mai a Torino, per esempio, ed è abbastanza vicino a casa mia. Comunque la Sicilia mi incuriosisce molto (sono stata solo alle Isole Eolie, che ti consiglio, e a Taormina). Mi piacerebbe molto visitare il cuore dell’isola e Palermo, quindi mi salvo questo tuo post e casomai, con l’arrivo della primavera, cerco di organizzare un soggiorno in questa città approfittando di qualche biglietto aereo economico 🙂
Penso che Palermo sia molto diversa dalle isole e da Taormina… quindi vale la pena!
(anche Torino però non è male 🙂 )