Bologna, con il suo centro raccolto e i suoi portici, è perfetta per essere scoperta passeggiando. Ecco quindi un itinerario a piedi da fare in una giornata.
Ho riscoperto di recente la città, grazie, all’invito di Libera di Liberamente Traveller, nell’ambito del Blog Tour organizzato con la Community di Travel Blogger Italiane.
Per prendere parte a una visita guidata, l’interlocutore migliore è sicuramente Succede solo a Bologna.
L’inizio dell’itinerario a piedi a Bologna: Piazza Maggiore e la fontana del Nettuno
Una gita di un giorno a Bologna non può che avere inizio dal suo fulcro: la Piazza Maggiore (attenzione, si chiama “maggiore” e non “grande”, nonostante spesso i turisti si confondano, facendo erroneamente riferimento alla famosa canzone di Lucio Dalla).
La piazza è facilmente raggiungibile in una decina di minuti a piedi dalla stazione ferroviaria.
Intorno alla piazza si affacciano alcuni degli edifici più rilevanti della città:
- La Basilica di San Petronio, la chiesa più grande della città, sebbene non ne sia la Cattedrale. Ha il record di essere la chiesa gotica in mattoni più vasta al mondo. Opera ancora incompiuta, ebbe un momento di grande notorietà quando fu scelta da Carlo V come sede per la sua incoronazione a capo del Sacro Romano Impero
- Palazzo del Podestà, eretto intorno al 1200, è stato sicuramente il fulcro della vita politica, visto che era la sede governativa della città. Venne arricchito dal Palazzo di Re Enzo, che divenne la sede degli arresti domiciliari del figlio di Federico II di Svevia
- Palazzo D’Accursio o comunale, sede sin dal Trecento del municipio della città. Oggi ospita a dire il vero sale di rappresentanza e l’ufficio del sindaco, perché gli uffici veri e proprio sono stati spostati in un complesso più moderno fuori dal centro.
Una piccola dritta: per una vista (gratuita) dell’intera piazza potete salire proprio al secondo piano del Palazzo Comunale e affacciarvi alle finestre di Sala Farnese.
Non può mancare un accenno alla fontana del Nettuno, decisamente più recente del resto della Piazza, in stile manieristico. La fontana è stata voluto a scopo ornamentale, quando Bologna entrò a far parte dello Stato Pontificio. Come però succede spesso a Bologna, è diventata fulcro della vita comunitaria e quindi luogo utilizzato dalle lavandaie e dai verdurai per lavare i loro prodotti.
Aneddoto piccante: guardate verso la statua, posizionati sulla pietra nera (detta anche della Vergogna), che si trova proprio davanti l’ingresso della biblioteca.
Le vie della musica: via D’Azeglio e Strada del Jazz
Gli amanti della musica non potranno esimersi da un passeggiata lungo via d’Azeglio alla ricerca dei luoghi della vita di Dalla. La sua casa è al numero 15. Al campanello dal nome Domenico Sputo, vi avrebbe risposto il cantante. La casa è visitabile solo nel corso di una visita guidata. La presenza di Dalla si respira dappertutto: dai murales alle luminarie che riportano alcuni versi delle sue canzoni.
Bologna però non vive solo di memorie legate al suo cantautore d’eccezione. Ha anche una sua Walk of Fame, in Via Caprarie, dedicata al Jazz. Qui si trovano infatti le stelle di alcuni grandi artisti che si sono esibiti durante il Jazz Festival della città. Non può mancare comunque la stella dedicata a Lucio, che nasce comunque come clarinettista in un gruppo Jazz, subendo l’invidia di un altro grande artista, Pupi Avati, ma questa è un’altra storia…
Le Sette Chiese
Poco lontano dalla Via del Jazz, arriverete a un’altra graziosa piazza, un po’ più intima e tranquilla, Piazza Santo Stefano. Qui si erge la Basilica omonima, chiamata anche delle Sette Chiese, proprio perché si tratta di un complesso fatto da sette edifici costruiti in epoche differenti. Si erge sulle rovine di un antico tempio pagano dedicato alla divinità egizia Iside.
In un afflato di pragmatismo, il complesso ha assunto le sembianze della Terra Santa: visto che visitare Gerusalemme non era facile, nemmeno a quei tempi, all’interno della Basilica è stata costruita una riproduzione del Santo Sepolcro, per consentire anche ai Bolognesi uno pseudo pellegrinaggio in Terra Santa.
L’interno, con la luce dall’alto che illumina il Sepolcro e lo spazio ottagonale, risulta molto suggestivo.
Un’escursione fuori porta a Bologna: Santuario della Madonna di San Luca
Da Piazza Santo Stefano recatevi a Piazza Malpighi, salite sul Bus 58 e chiedete di scendere all’Arco del Meloncello.
Qui parte il tratto in salita di un lungo porticato di quasi 3 km che si inerpica sul Colle della Guardia.
Il porticato fu costruito proprio per proteggere i numerosi pellegrini che salivano al Santuario della Madonna, particolarmente amata dopo il cosiddetto “miracolo della pioggia” del 15° secolo. La pioggia primaverile stava danneggiando i raccolti e una processione con l’icona della Madonna interruppe i rovesci, salvando gli abitanti dalla fame.
Questi portici, insieme agli altri della città, sono di recente diventati Patrimonio Unesco dell’Umanità.
La passeggiata in salita, seppur un po’ faticosa, risulta molto piacevole: scoprirete presto che è un luogo particolarmente amato dai Bolognesi, che qui vengono a passeggiare, allenarsi o semplicemente rilassarsi.
La vista, una volta saliti in cima, soprattutto se avrete anche il coraggio di percorrere gli scalini che portano alla Cupola, è splendida: vedrete Bologna lontano e gli splendidi colli bolognesi tutti intorno.
Dove mangiare e dove dormire a Bologna
Io ho pranzato al Piano Piano, comodissimo proprio perché si affaccia su Piazza Maggiore.
La pasta è fatta in casa (come potrebbe essere altrimenti a Bologna?), il locale curato e con un tocco raffinato, visto che ospita opere d’arte. Da provare le tagliatelle alla bolognese.
Per sera, abbiamo provato un ristorante completamente diverso, più rustico, con i suoi tavoloni di legno, ma altrettanto genuino e autentico: Le Sette Chiese, situato appunto vicino a Piazza Santo Stefano. Qui sono da provare i tortellini in brodo.
Per quanto riguarda l’alloggio, una scelta consigliabile è il Mercure che si trova proprio di fronte alla stazione, assolutamente comodo se si arriva in treno con i bagagli.
Per chi vuole un tocco di lusso, ho avuto l’opportunità di visitare il Grand Hotel Majestic (in origine hotel Baglioni). Muoversi nei suoi spazi comuni equivale a fare una visita nella storia e nel jet set dell’ultimo secolo: numerosi infatti sono i Reali, i politici, i cantanti e gli artisti che sono passati di qui.
Un grazie alle mie compagne di viaggio!
Claudia
Ho visitato Bologna a piedi in giornata e ho fatto un itinerario simile ma senza salire al santuario. Spero ci sarà una prossima volta!
Valeria
Speriamo!
Veronica
Sono stata a Bologna solo quattro ore, quindi ho visto pochissimo di questa bella città e mi piacerebbe tornare con più calma per esplorarla meglio. Mi segno i tuoi consigli su dove mangiare e soggiornare che sono sempre utili!
Libera
È stato davvero un privilegio per me avervi tutte a Bologna per questo blogtour. Abbiamo trascorso una splendida giornata. Personalmente, so che potrei sembrare di parte perché è la mia città, ma Bologna non mi stanca mai.
Valeria
Grazie mille ancora per la perfetta organizzazione