Ho raccolto in questo articolo la mappa con un itinerario a piedi, pensato per vedere il meglio di Napoli in un giorno o comunque in un weekend.
Scarpe comode, un buon caffè e si va! Preparatevi a camminare.
Dal Vomero al Centro Storico
L’itinerario parte dalla collina del Vomero. Potete arrivarci facilmente con la metropolitana (ad esempio scendendo alla fermata “Vanvitelli”) o dal centro storico con la funicolare centrale.
Dopo essere passati sotto la mole solida di Castel Sant’Elmo, fate una sosta sulla balconata del Belvedere San Martino: avrete tutta Napoli ai vostri piedi.
Da qui prendete la scalinata sulla vostra sinistra (Via Pedamentina San Martino), che vi porterà direttamente nei quartieri del Centro Storico.
Cuoppo e Pizza Fritta: street food di Napoli
Arriverete quindi a Pignasecca e al suo mercato popolare. Qui potete fare una sosta per assaggiare un Cuoppo (un cartoccio) di pesce fritto misto, alla Pescheria Azzurra.
Dopo aver attraversato Piazza Carità, arriverete all’imbocco di Via Toledo, la via del passeggio e dello shopping cittadino. Via Toledo risente un po’ delle costruzioni in stile fascista che ne interrompono, a mio avviso, il fascino signorile di altri tempi.
Immettevi direttamente nei Quartieri Spagnoli, decisamente più folkloristici. Se volete fare uno spuntino, qui trovate molte botteghe in cui rifornirvi di Pizza Fritta. Io ho provato “Da Gennaro”, in via Simonelli.
La vera pizza fritta napoletana è una sorta di calzone, piatto e schiacciato, farcito di ricotta e mozzarella, pomodoro e cicoli o ciccioli napoletani (non me vogliano i Napoletani se ho usato il termine “calzone”, ma è per rendere l’idea). Il tutto va ovviamente mangiato al volo, correndo il rischio di ustionarsi e di ungersi come non mai.
Potrete gironzolare un po’ per i quartieri spagnoli, cercando di scovare le opere di street art di Cyop&Kaf. Infine immettevi nel Centro Storico da Via Capitelli. Proseguite sempre dritto e incapperete nei più bei monumenti di Napoli: Chiesa del Gesù Nuovo con la vivace piazza adiacente e Santa Chiara con il suo chiostro maiolicato.
Spaccanapoli, San Gregorio Armeno e Via dei Tribunali: il centro storico di Napoli
Da Piazza del Gesù parte Via Croce, che poi diventa Via S.Biagio dei Librai. Questa lunga arteria che divide il Centro Storico è appunto la famosissima Spaccanapoli.
Passate davanti a S. Domenico Maggiore e respirate il fermento della zona universitaria, poi girate alla vostra sinistra in San Gregorio Armeno, per un’immersione nell’antica tradizione delle statuine dei presepi.
All’incrocio girate a destra in un’altra via, fulcro della storia di Napoli, via dei Tribunali. Se troverete una lunga fila, capirete di essere in prossimità della Pizzeria di Gino Sorbillo. Impossibile prenotare, solo la pazienza vi aiuterà.
Da qui potete decidere di percorrere tutta la via e di arrivare direttamente al Duomo, oppure di svoltare in Vico Gerolomini, che poi prosegue nello strettissimo Vico S. Petrillo.
Quando arriverete alla Porta San Gennaro, capirete di stare lasciando il centro storico, alla volta di un altro quartiere, dall’anima popolare e autentica: il Rione Sanità.
Un giro al Rione Sanità: da quartiere pericoloso ad area in rinascita
La storia del Rione Sanità è sicuramente particolare: deve il suo nome al fatto che qui ci fossero delle sorgenti d’acqua che davano quindi particolare salubrità alla zona. Con il tempo, inoltre, qui si sono concentrate le abitazioni dei nobili, perché l’area risultava essere situata sulla direttrice del percorso effettuato dal Re, quando dalla città si recava alla Reggia di Capodimonte.
Il quartiere però venne inevitabilmente tagliato fuori dal traffico, con la costruzione del ponte che consentiva di uscire dalla città senza necessità di attraversare il Rione Sanità. Da qui, gli anni della decadenza e l’impoverimento dell’area, che ha assunto così un particolare mix, dove case nobiliari si affiancano a mercati popolari e a edifici decadenti.
Se arrivate da Via Miracoli, incontrerete gli scorci tipici dell’immaginario del turista alla sua prima volta a Napoli: strade strette, scooter fuori dai portoni, panni appesi che attraversano tutta la via.
A questo punto potreste avere voglia di una pausa. Sedetevi intorno a una delle botti della storica Vineria Sepe, in via Vergini e provate il vino del Vulcano.
Se il bicchiere di vino vi ha fatto venire voglia di un dolcetto, fermatevi poco più avanti, alla Pasticceria Poppella, per assaggiare il suo dolce più famoso: il soffice Fiocco di Neve.
In questa via troverete anche il Palazzo dello Spagnolo, dell’architetto Sanfelice, caratterizzato per le sue scalinate a nido d’ape. L’indirizzo preciso è Via Vergini, 19.
Con la Pasticceria Poppella, entrate in Via Arena della Sanità, percorrendo tutta la via, incontrerete un altro luogo lussurioso: la pizzeria Concettina ai Tre Santi.
Dopo la pizzeria, tenere la destra per visitare la copia meno blasonata del Palazzo dello Spagnolo, cioè il Palazzo Sanfelice, dal nome dell’architetto. Qui sono state girate anche alcune scene della serie Gomorra.
Dal palazzo, girate subito a sinistra e poi a destra, immettetevi in Vico Lammatari e percorretelo sino ad arrivare alla Piazza Carità. Qui si erge la Basilica di Santa Maria della Sanità e poco sotto le Catacombe di San Gaudenzio, visitabili con visita guidata.
La Piazza Sanità è il fulcro del quartiere. Su uno dei suoi palazzi spicca il murales “LUCE” dell’artista spagnolo Tono Cruz: un fascio di luce sulla parete illumina il viso sorridente di alcuni bambini, simbolo dell’innocenza e del futuro del quartiere. Poco più in là si trova il murales di Bosoletti, denominato “RestisTiamo”.
Avrete già alzato lo sguardo verso i piloni che tagliano i palazzi del quartiere e che sostengono il Ponte Sanità, come una ferita aperta.
Nei pressi della Basilica, trovate un ascensore gratuito che vi porta proprio sul ponte.
Vi troverete in Corso Amedeo di Savoia, che potete percorrere interamente fino a ricongiungervi con Via Toledo.
Una passeggiate sul lungomare di Napoli per ammirare il Vesuvio e le isole.
Avete ancora forza nelle gambe? Allora seguite tutta Via Toledo verso i luoghi dello splendore napoletano: Teatro Carlo Felice, Palazzo Reale e Piazza del Plebiscito, che accoglie il visitatore nel suo abbraccio.
Infine dirigetevi sul Lungomare Santa Lucia per uno degli scorci più famosi di Napoli: il mare con il Vesuvio che fa sfondo.
Bevete una birra e concludete la serata ammirando Castel dell’Ovo all’imbrunire con le isole del Golfo che si colorano di rosa.
Perché Castel dell’Ovo si chiama così?
Castel dell’Ovo ha una storia singolare che merita una divagazione. Si tratta del castello più antico di Napoli. Sorge su uno isolotto, Megaride, che sarebbe stato l’approdo di Partenope, fondatrice della città, da cui deriva infatti la definizione di “partenopeo” per ciò che è proprio di Napoli.
L’isolotto era abitato da studiosi di esoterismo che erano particolarmente interessati a trovare la formula del cosiddetto “Uovo Alchemico” o Filosofico, il contenitore in grado di creare l’oro da materiali di poco conto. Da qui il nome.
Oggi potete passeggiare a Borgo Marinari, alla base del castello, e cenare in uno dei ristoranti di pesce che lo popolano.
Dove dormire a Napoli: quartieri migliori
Ho visto sul web varie discussioni sulla zona migliore in cui dormire a Napoli. Molti consigliano Chiaia, che è un quartiere alla moda, ma che, secondo me, è una soluzione poco utile al turista. Certamente la passeggiata sul Lungomare Caracciolo è suggestiva, ma Chiaia è lontana da tutto.
Molti tendono a cercare alloggio intorno a Piazza di Plebiscito, pensando che questi siano i luoghi più iconici di Napoli.
Per me la domanda su quali siano i quartieri migliori di Napoli in cui dormire ha un’unica risposta: Centro Storico senza dubbio.
Avrete la possibilità di muovervi per Spaccanapoli e di avere i monumenti più importanti della città a portata di piede.
Io ho dormito nel Bed & Breakfast Napoli Pietrasanta, a un passo da Via dei Tribunali, dalla pizzeria Sorbillo e vicinissimo alla metro. Il Bed & Breakfast è ricavato da un appartamento in un palazzo signorile, nonostante la piazza sottostante possa sembrare un po’ decadente (ma è comunque allietata da un bel murales di Maradona, che qui non manca mai).
Camere ampie e molto pulite e colazione in un bar vicino, a base di ottime sfogliatelle. Fulvio vi accoglie con professionalità, dandovi moltissime dritte sulla città.
edna
NAPOLI è UNICA… completa… la vedi, vivi e non dimentichi mai !!!