Oggi condivido con voi un Viaggio Speciale, quello di Nozze.
Quando ho dovuto sceglierlo ho pensato che, alla fine, per me niente è più romantico dei Paesaggi sconfinati dell’Africa, dei suoi colori intensi e di quel senso di “libertà” che trasmette. Ho scelto l’Africa del Sud, perché è fattibile in autonomia e la mia cara Namibia, che consente un viaggio davvero “on the road” come piace a me. Avendo già visto il Parco Etosha in Namibia in un altro viaggio, ho scelto di abbinare il Botswana, che viene descritto il paradiso per gli avvistamenti e per la conformazione paesaggistica, in particolare modo per l’ecosistema del Delta dell’Okavango (e anche perché essendo piuttosto costoso è adatto ai “budget da viaggio di nozze”).
Ho poi aggiunto due giorni alle Cascate Vittoria, spettacolo naturale che volevo vedere una volta nella vita, e qualche giorno di mare. La Namibia, seppur si affacci sul mare, non è adatta a una vacanza balneare: il mare non è “caraibico” (anche se ai Caraibi non siamo comunque) ed è gelido. Le tre opzioni più “scontate” sono Madagascar, Seychelles e Mozambico. Ho scelto questa ultima destinazione anche e soprattutto per rimanere in quella che è (rispetto alle Seychelles) un po’ più “vera” Africa e per la maggior comodità degli spostamenti interni.
La Namibia e il Botwsana sono realtà turisticamente avanzate, in cui (budget permettendo) avrete possibilità di dormire in luoghi scenografici e con tutti i comfort.. da vero viaggio di nozze. Se avete bisogno di una consulenza sull’organizzazione di un viaggio in Namibia e Botwsana, contattatemi e sarà un piacere ripensare alle bellezze di questi Paesi insieme a voi.
Ora ripercorro con voi, step by step, giorno dopo giorno, l’itinerario, le tappe e i tempi di percorrenza del mio viaggio di Nozze in Namibia e Botwsana.
Tappa 1: da Windhoek alle porte del Kalahari
(261 km – 3h di percorrenza)
Lodge: Bagatelle Kalahari Game Ranch
Arriviamo all’aeroporto di Windhoek dopo un volo notturno. Alle ore 8 siamo già a ritirare la Jeep (e a vedere un video obbligatorio sulla pericolosità delle strade in Namibia che dovrebbe spingerci a essere prudenti).
Dopo la cittadina di Mariental, una strada sterrata ci porta al nostro lodge e a vedere le prime dune del Kalahari, dal caratteristico e intenso colore rossastro.
Questa è la terra dei San (Boscimani). Il tempo non ci consente di visitare un loro villaggio. Stanchi morti, ci accontentiamo di un tramonto sulle dune.
Questo sarà anche il momento di un incontro particolare con 2 bellissimi ghepardi: il Lodge infatti ospita ghepardi che sono stati trovati orfani e che non possono essere messi in libertà (i proprietari terrieri locali odiano i ghepardi perché attaccano il bestiame).
Tappa 2: dal Kalahari al Fish River Canyon
(452 km – tempo di percorrenza quasi 6 ore)
Lodge: Fish River Lodge
La tappa di oggi ci porta al Fish River Canyon, il secondo Canyon per dimensioni dopo il Grand Canyon. Stanotte dormiremo proprio qui, persi nel nulla e affacciati sul Canyon. Lungo il tragitto, vale la pena fare una deviazione nella zona di Keetmanshoop, per vedere la foresta dei Kokerboom (alberi faretra). Si tratta di strane e suggestive piante, della famiglia dell’Aloe, utilizzati dai Boscimani per la costruzione delle loro faretre. Entrambi i paesaggi sembrano provenire da un altro Pianeta.
La Foresta è dislocata in un terreno privato, per visitarla è necessario pagare l’ingresso presso il Quivertree Forest Rest Camp.
Da non perdere anche le strane conformazioni rocciose lì vicino, chiamate Giants Playground
Giorno 3 – Dal Fish River Canyon ad Aus
(250 km – 3h di percorrenza)
Lodge: Eagle’s Nest


In realtà, oggi il viaggio si protrae, perché, una volta arrivati ad Aus, minuscola cittadina ai bordi del deserto, decidiamo di proseguire più a Sud, per altri 125 km (e ritorno), per vedere altre 3 tappe:
- i cavalli selvaggi di Garub (nessuno sa bene da dove arrivino, ma in mezzo al deserto si sono radicati questi cavalli senza padrone)
- la cittadina costiera e mineraria di Luderitz, dal fascino tedesco
- Kolmanskop, una volta fiorente e ricca città che basava la sua economia sui Diamanti e che oggi è un luogo abbandonato alla furia della sabbia, la cui visita al tramonto ha avuto per me un che di angosciante
Per fortuna al rientro ci aspetta il nostro Eagle’s Nest, uno chalet con un caldo camino, costruito con una parete appoggiata alla montagna
Giorno 4: da Aus a Sesriem, porta di accesso a Sossuvlei
(375 Km – quasi 6 ore di tragitto)
Lodge: Desert Quiver Camp
Lungo trasferimento per raggiungere il Sossusvlei National Park e le sue dune. Consiglio di passare dalla strada D707, che viene considerata uno dei tragitti più belli del Paese, perchè anche la stessa strada è un viaggio a sè!
Stanotte dormiamo in una casetta nuova di zecca, che ha tutto l’occorrente, come spesso in Namibia, per organizzare un ottimo barbecue in veranda.
Giorno 5: Sossusvlei
Lodge: Desert Quiver Camp
Oggi non ci si muove… o meglio si entra (rigorosamente all’alba quando aprono i cancelli) al parco di dune.
Andate subito a Deadvlei, provate l’emozione di scalare la Big Daddy (o la duna 45 al ritorno) e di sentire il silenzio del deserto, interrotto solo dal fischiare del vento.
Deadvlei e la sua “desolazione” vi faranno sentire allo stesso tempo piccoli davanti alla forza degli elementi ma con i 5 sensi carichi e “accesi” dall’intensità del luogo!
Nel pomeriggio potete fare una breve passeggiata al Canyon di Sesriem o, come me, godervi la piscina del vostro lodge 🙂
Di notte ricordatevi di stare con il naso all’insù: non perdetevi una delle migliori e più limpide stellate della vostra vita!
Giorno 6 – Si ritorna a Windhoek
(371 Km – 5 ore e 15′)
Hotel: Casa Piccolo Windhoek
Anche se siamo alla fine del nostro “pezzetto” di Namibia, sono molto felice: oggi riasseggerò la mitica torta di mele di Solitaire. Una delizia che mi sogno ancora oggi (anzi se qualcuno ha idee su come iniziare un’importazione in Italia, me lo dica!)
Solitaire è un luogo stranissimo: un po’ deserto, un po’ Far West, un po’ Paese Fantasma.
Dopo la foto di rito accanto al cartello che segna il Tropico del Capricorno, completiamo la strada che, tra passi di montagna e piccoli canyon, ci riporta nella Capitale.
Windhoek è una cittadina che non ha moltissimo da offrire, ma, per i veri carnivori, offre l’esuberante e stravagante Joe’s Beerhouse. Non si può descrivere l’ambiente e l’accozzaglia di oggetti appesi. Prenotate prima per non perdervi l’esperienza.
Il mio viaggio è proseguito poi con le Cascate Vittoria e il Botwsana.
Potete comunque leggere il mio precedente Itinerario di 15 giorni in Namibia, per un viaggio più completo in questo bellissimo Paese, che comprenda anche il parco Etosha e la visita agli Himba.
[…] ha tempo, suggerisco di passare una notte di più a Swakpmund e di allungare l’ itinerario verso Sud, aggiungendo magari lo splendido Fish River Canyon e la foresta di Kokerboom (delle specie di […]