C’è chi lo ama e c’è chi lo evita. Parlo di Airbnb, il portale che mette in contatto host (affittacamere) di tutto il mondo con viaggiatori in cerca di alloggio.
Per sapere di più su come funziona Airbnb, potete leggere l’apposito post.
Quali sono le ragioni per cui prenotare su Airbnb (e quindi presso un privato o “host” come viene definito sul sito), invece che presso un normale albergo?
A mio avviso possono 3:
- 1) Costo: per alcune città gli alberghi sono improponibili e può valere la pena trovare soluzioni alternative
- 2) Possibilità di interazione con persone del posto e di vivere “più da vicino” la destinazione
- 3) Esigenze particolari: uso per “viaggi di gruppo” o per famiglie con bambini piccoli
1) Costo
Quando prenoto per i miei viaggi, solitamente faccio prima un giro su Booking.com per vedere il costo medio delle stanze degli alberghi e farmi un’idea di cosa posso trovare in base al mio budget. Per alcune città, molto turistiche, ad esempio in base alla mia esperienza Los Angeles e New York, gli alberghi, situati soprattutto nei quartieri più centrali, hanno un costo medio molto elevato, anche in relazione alla qualità offerta.
Per tali città, io ho trovato più conveniente, quindi, prenotare una stanza su Airbnb.
Ovviamente è necessario fare una premessa: non si tratta di hotel, quindi non si può “pretendere” di avere il medesimo servizio.
Sia a New York sia a Los Angeles io avevo una bellissima camera matrimoniale, ma con il bagno e la cucina condivisa con i proprietari di casa. In realtà, però, molto spesso la cura e la pulizia dei bagni è quasi migliore che negli alberghi. Forse perché è la ”casa” anche dei proprietari o forse per un atavico senso di ospitalità (o di voglia di fare “bella figura” con gli ospiti paganti), io, che non sono amante dei bagni in condivisione, ho trovato dei bagni sempre impeccabili (a New York la ragazza che divideva l’appartamento con me lavava il bagno da cima a fondo ogni volta che qualcuno si faceva una doccia).
Molto spesso, inoltre, gli Host sono accoglienti, curiosi e molto più gentili dei dipendenti in alberghi (con le dovute differenze di carattere).
Sempre parlando di costo, in viaggio a Bali con amici, ho potuto soggiornare in una villa con piscina privata che era un sogno e che mai mi sarei potuta permettere con altre soluzioni.
2) Interazione con le persone del posto
Se non volete vivere il viaggio solo da turisti, ma volete avere la sensazione di vivere un po’ come la gente del posto, questo fa al caso vostro, soprattutto se scegliete l’opzione della stanza privata in un appartamento in cui vive anche lo stesso Host.
A me è capitato di essere coinvolta nella vita stessa del mio “ospite” e ricordo lunghe chiacchierate con Marylin, nel suo cortiletto di Manhattan, bevendo birra e scambiandoci esperienze di viaggio.
Nel caso, ad esempio, delle Case Particular di Cuba, potreste essere adottati da un’intera famiglia Cubana, se partite con una certa apertura mentale, con la voglia di “conoscere” e.. (perché no? ) di mettervi un po’ in gioco, andando oltre i confini della vostra zona di Comfort.
In questa ottica, il portale ha di recente aggiunto un nuovo servizio: le esperienze locali.
Si tratta di esperienze pianificate e gestite da persone del posto, che possono essere tour, corsi di cultura, cucina, cene… Avrete così anche l’occasione di conoscere persone interessanti o eccentrici chef e artisti in ogni parte del mondo.
Io, ad esempio, mi sto informando su “street food” tour, per il mio prossimo week end a Palermo.
3) Esigenze Particolari: viaggi di gruppo e viaggi con bambini.
Volete partire con un “numeroso” gruppo di amici e condividere la casa per stare tutti insieme?
Io sono partita con 6 amici e abbiamo trovato una villa con più stanze e piscine a Ubud, la cittadina più suggestiva (a mio avviso) dell’Isola di Bali.
Avete un bimbo piccolo e quindi vi serve una cucina per preparare le pappe e cenare in casa?
Su Airbnb potete trovare la soluzione alle vostre esigenze di autonomia “culinaria”
I contro nel prenotare su Airbnb
Seppur le mie esperienze con Airbnb siano state tutte positive, non voglio apparire una fan scatenata e non obiettiva.
E’ chiaro che, in molti contesti, un alloggio con un host non può essere paragonabile ai servizi che offre un hotel. Primo tra tutti, la disponibilità di qualcuno alla reception per gli arrivi a ogni ora. Con alcuni host, infatti, è necessario prendere accordi sull’orario di arrivo e potrebbe essere complicato ritirare le chiavi dell’appartamento in caso di arrivi notturni. Ci sono poi una serie di consigli che potere seguire per prenotare su Airbnb evitando fregature,
Come dico sempre, la scelta migliore dipende da molte variabili: esigenze specifiche del momento del viaggiatore, tipologia e contesto della destinazione….
Prima di passare al consueto consiglio della Travel Terapista, vorrei condividere con voi un ultimo servizio che mi sta a cuore: Open Homes. Sapete che potete aprire le porte di casa a chi ha momentaneamente bisogno di un alloggio lontano da casa, perché si è trasferito per affrontare cure mediche o perché sfollato a causa di disastri naturali o conflitti? Qui maggiori informazioni.
Il consiglio della Travel Coach
Siete alla vostra prima esperienza di viaggio in solitaria?
Alloggiare in una stanza a casa di un host, può essere una buona soluzione per “aggirare” il timore dell’attacco di solitudine notturno, che spesso si associa all’immagine della stanza vuota e impersonale di un hotel.
E voi? Qual è stata la vostra “super esperienza” con Airbnb?
E invece la vostra fregatura?
Fatemelo sapere qui sotto!