Un viaggio in Namibia è un itinerario lungo spettacoli mozzafiato, che sembrano cartoline. Per questa ragione, anche i luoghi dove dormire in Namibia fanno parte dell’esperienza di viaggio e l’arricchiscono: immaginatevi a leggere un libro o a bere un sorso di vino sudafricano, dopo un lungo tragitto su strade sterrate, su una veranda privata che si affaccia su un tramonto infuocato in un Canyon dal colore ocra intenso. Sono attimi preziosi, sono i momenti “wow” che vi porterete per sempre nel cuore.
Qui vi cito i lodge migliori che ho provato in Namibia, con le mie recensioni. Non sono i lodge più lussuosi (in Namibia si può spendere in alcune strutture anche centinaia di euro a notte), ma quelli che hanno qualcosa di speciale, una posizione invidiabile, una vista particolare o un’architettura speciale, pur con un prezzo accessibile.
Chi è invece interessato al campeggio, può leggere l’esperienza di una viaggiatrice e il suo viaggio di gruppo in Namibia in tenda.
Un tuffo sul Canyon – Il Fish River Lodge
Ho voluto fortemente dormire qui, dopo aver visto le foto della struttura su Internet… e vi assicuro che la realtà supera la fotografia.
La struttura è dislocata in orizzontale lungo tutto il crinale della profonda fenditura del Canyon, che è il secondo al mondo per estensione dopo il Grand Canyon americano.
Ogni stanza ha la medesima visuale. Le camere sono in stile minimal, sui toni del grigio. Una parete della stanza, quella di fronte al letto, è costituita da una grande vetrata che si affaccia su una verandina privata che, senza quasi barriere, si getta sul baratro del Canyon… non è una location per chi soffre di vertigini.
Si può stare qui per ore con la vista che spazia in questo enorme spazio aperto, in questa brulla voragine dalle sfumature dell’ocra e del caldo marrone, puntellata qua e là dalle singolari sagome degli alberi faretra.
Prezzo medio del Fish River Lodge: 100 euro a persona a notte (potete cliccare sul link per prenotare)
Desert camp – a un passo dalle dune rosse di Sossusvlei
Il Desert Camp è una struttura di recente costruzione (2018). Anche in questo caso di tratta di casette indipendenti disseminate nel bush.
La struttura non è particolarmente chic o ricercata, possiede una piccola piscina con bar, ma nessun ristorante. Ha però due pregi: un’ampia veranda con mini cucina esterna e tutto il necessario per un barbecue e una posizione a pochi chilometri dall’entrata al parco.
Costo a persona a notte medio: 40 euro. Sei interessato a vedere i prezzi su Booking? Clicca qui
Il parco Etosha con un tocco di selvaggio e di comfort: Mushara Bush Camp
Un tocco di “wild” per questa struttura, che è un vero campo tendato con però lusso e comfort. Dormirete in una spaziosa tenda (con pavimento di legno e ampio letto e bagno privato), collocata nel bush, in modo che sia nascosta e separata dalle altre.
Ho apprezzato anche gli spazi in comune, il ristorante all’aperto sotto un soffitto di paglia e l’ampio boma in cui ritrovarsi dopo cena. Il boma è uno spazio circolare intorno al fuoco, il luogo dei racconti dopo una giornata passata in cerca di animali nel Parco.
La struttura è a soli 10 km dal Von Lindequist Gate del Parco Etosha.
Costo a notte medio a persona, cena e colazione incluse: 100 euro
Per prenotazione, potete cliccare qui
Eagle’s Nest chalets nei pressi di Aus: il romanticismo assoluto
Questo è un luogo di cui nemmeno conoscevo l’esistenza. E’ abbastanza lontano dalla rotte turistiche classiche: qui nei dintorni non vi è nulla, tranne i cavalli selvatici di Graskop. Luderitz, la cittadina più vicina, dallo spirito tedesco, è comunque a 1 ora di strada.
Insomma un luogo che sembra un puntino sulla cartina, una meta in cui non ci sono attrazioni, ma da cui non vorresti più andare via. Un posto sospeso nello spazio e nel tempo, adatto a chi ama la natura e vuole sentirsi nel mondo ma, nello stesso tempo, come su un pianeta lontano.
Gli chalet sono isolati, basti pensare che per raggiungerli dalla reception bisogna percorrere circa 10 km di strada sterrata in mezzo a lande percorse da cavalli e da fauna selvatica. Il mio chalet era costruito scenograficamente sotto un grande sperone di roccia, anzi, il letto appoggiava proprio sulla roccia, che costituiva una delle pareti intorno a cui era costruito lo chalet.
La stanza è grande, con tanto di salotto e caminetto, cucina con un’ampia selezione di bottiglie di vino… tutto l’occorrente per una fuga romantica. Non è stato un caso, quindi, che questa è stata una tappa del mio viaggio di nozze in Namibia e Botswana.
Infine una menzione speciale va al Grootberg Lodge, di cui avevo già parlato, menzionandolo tra gli hotel dal panorama mozzafiato in giro per il fondo.
Qui trovate maggiori informazioni se state costruendo il vostro itinerario in Namibia
Teresa
Che bello leggere il tuo articolo, mi ha fatto rivivere tutte le emozioni del mio viaggio in Namibia. Ho visitato tutti i luoghi che hai descritto, ma tranne che al Fish River Canyon abbiamo alloggiato in posti diversi.
Valeria
eh lo so, la Namibia è sempre nel cuore e di questi tempi è forte la nostalgia: ma quanto è bella la vista sul Fish River Canyon?
Eliana
Che luoghi meravigliosi! Volevo chiederti, il tour in Botswana lo hai organizzato con una guida o hai affittato un mezzo? Il problema con l’Africa è sempre lo stesso: gli spostamenti senza una guida o un tour in gruppo.
Valeria
Allora per quanto riguarda l’Africa bisogna distinguere tra i Paesi: per Namibia e Sudafrica secondo me non serve una guida e si può noleggiare un’auto.
Per Kenya e Tanzania è impossibile perchè nei parchi devi andare con i ranger, ma esistono comunque possibilità di fare safari con proprio autista.
Il caso del Botswana è complesso, per la sua conformazione. Molti lodge nel delta dell’Okavango sono proprio irraggiungibili via strada, ma ci si arriva solo con piccoli aerei. Tendenzialmente il noleggio è fattibile, ma lo sconsiglio se non si ha esperienza e comunque non è consigliabile se ci si vuole spingere fuori dalle strade principali. Io ho organizzato da me, senza guida, non in gruppo, ma senza nemmeno avere la guida. Sono arrivata al Chobe con trasferimento pubblico dalle Cascate Vittoria e poi sono andata nel Delta e sono rientrata a Maun in aereo.
Claudia
Noi, alla Namibia in tenda, abbiamo abbinato, per l’ultima notte, un campo tendato di lusso sulla strada che dall’Etosha torna a Windhoek e devo dire che, come dici tu, assaporare un buon vino africano davanti a quei tramonti rosso fuoco sulla veranda della nostra sistemazione è stata la giusta conclusione di un viaggio spettacolare.
Valeria
Voi siete stati davvero avventurosi a fare tutto in tenda (ma io sono scusata perché una delle volte ero in viaggio di nozze).
Sì ho il terrore della tenda.. si era capito?
paola
Il mio viaggio in Namibia è stato bellissimo. Ho usato spesso lodge economici, quelli statali, perchè la meraviglia era fuori e non nella stanza. Ma quando a Sossusvlei ho dormito in un lodge con una parete aperta sulle dune, ho capito che forse spendere qualcosa di più ha il suo perchè…
Valeria
un giusto compromesso 😉
Julia
Anch’io scelgo sempre dove possibile dei posti che hanno qualcosa di unico per il loro panorama o per una caratteristica particolare. Danno sempre qualcosa in più alle esperienze di viaggio
Valeria
Condivido JUlia!