Stai cominciando a pensare a un viaggio da sola per la prima volta? Benvenuta nel Club.
E’ una decisione emozionante e, come tutte le esperienze nuove, può infondere qualche paura. Spero di darti qualche consiglio utile.
Viaggio da sola per la prima volta: dove andare?
Forse sarò estrema, ma il primo consiglio è di evitare l’Italia. In Italia le donne che viaggiano da sole sono ancora (ahimè) poche e onestamente è l’unico Paese in cui ho notato ancora uno sguardo di sorpresa negli occhi dei camerieri, quando comunicavo che cercavo un tavolo per una persona.
Cambiare nazione a me ha aiutato perché in città più internazionali è molto più comune vedere ragazze in viaggio da sole e, a mio parere, essere in un contesto totalmente nuovo, in cui puoi letteralmente perderti tra la folla senza paura delle chiacchiere degli altri (anche perché non le capisci) aiuta.
Eviterei le grandi città, come ad esempio Londra e Parigi, che possono essere un po’ dispersive. Mi concentrerei invece su città più piccole e con un centro storico ben distinto e raccolto, dove è più facile sentirsi sicure di sé nel muoversi, anche alla sera. Mi vengono in mente, ad esempio, Cracovia, Edimburgo, Siviglia, Bordeaux. Mete ideali per un weekend, con una buona vita notturna che fa sì che ci sia sempre gente in giro a ogni ora, elemento che a me dà sempre un senso di sicurezza.
Se scegliete un alloggio nel centro storico o nelle vie principali, potrete muovervi esclusivamente a piedi e avere tutto a portata di mano: monumenti, negozi, ristoranti per cenare alla sera, …
Per chi teme la lingua o non ha dimestichezza con l’Inglese è sempre consigliabile la Spagna, dove è più facile farsi capire. Barcellona, inoltre, è piena di Italiani.
E se si vuole viaggiare da sole fuori dall’Europa?
La soluzione più facile è decisamente l’Asia. Giappone, Cina, Sri Lanka, sono Paesi facili per le donne sole. Nessuno ti importuna o cerca di provarci con te, pochissimi ti rivolgono la parola, i livelli di sicurezza sono decisamente buoni, il rischio di fregature è limitato.
Nello specifico, io ho viaggiato da sola in Cina, a Pechino e, a parte qualche difficoltà linguistica legata alla scarsa diffusione della conoscenza dell’Inglese, non ho mai vissuto approcci molesti. Le uniche persone che ti si avvicineranno, a meno che non sia tu a voler iniziare una conversazione, sono famiglie che vorranno scattare un selfie con te e con i loro bambini.
Viaggio da sola per la prima volta: dove dormire?
Io ho scoperto che del viaggio in solitaria amo molto anche prendermi del tempo per me: adoro rientrare nella mia stanzetta d’hotel, rilassarmi programmando le visite del giorno successivo o riguardando le foto appena scattate, magari condividendole con gli amici a casa.
Per molte magari la solitudine al rientro dopo una giornata di visite può essere un ostacolo. La soluzione è scegliere alloggi che siano “sociali” e aggreganti per definizione.
La prima strada è il caro vecchio ostello, soprattutto se il vostro obiettivo è anche farvi degli amici e non stare sempre da sole. Scegliete una camerata per sole donne e partecipate alla vita sociale negli spazi comuni (es. nella cucina, nella hall, persino nella lavanderia se ce n’è una).
L’altra soluzione è prenotare una stanza presso gente del posto, magari su Airbnb (se non hai mai usato il servizio, leggi qui alcuni consigli su come prenotare su Airbnb per evitare fregature)
Su Airbnb si può affittare un intero appartamento, ma anche una stanza all’interno di un appartamento condiviso con i proprietari. Leggete le descrizioni degli host, i proprietari, e fatevi ispirare. In questo modo è un po’ come stare in famiglia. I proprietari sono spesso molto gentili, forniscono tantissime informazioni pratiche non solo per vivere la città, ma anche il quartiere e, se dovesse salire lo scoramento o la nostalgia di casa, a seconda degli impegni degli host, potrete anche dividere con loro la cucina e i pasti. A questo proposito leggete bene le informazioni fornite e le recensioni, per scegliere coloro che più sono aperti e interessati a scambi culturali con i turisti che accolgono.
Viaggio in solitaria per la prima volta: le paure da affrontare
Al di là delle preoccupazioni per la sicurezza personale a muoversi da sole in un Paese che non si conosce, le mie attività di Travel Coach con uomini e donne che vogliono cominciare a viaggiare in solitaria mi hanno fatto incontrare tutta una serie di paure e di pensieri “bloccanti” correlati al viaggiare da soli.
Uno dei più ricorrenti è il timore di sentire su di sé lo “sguardo caritatevole della gente che vede una povera ragazza che cena tutta sola“. Spesso il trovarsi a un tavolo da sola viene associato a pensieri di scarso valore, di solitudine, come se chi cena da solo dovesse essere per forza una persona con pochi amici o abbandonato da tutti.
E se invece la persona al tavolo da sola, davanti a un buon bicchiere di vino e a un piatto tipico di un’altra cultura, fosse lì per sua scelta e avesse a casa una miriade di amici? Chi dice che cenare da soli equivalga negli occhi della gente a essere triste e abbandonati?
Io spesso combatto questi pensieri irrazionali dicendomi “Io dovrei sembrare agli altri come una sfigata? Ho visto luoghi incantevoli che la maggior parte della gente non ha magari l’opportunità di conoscere, me la sto spassando ammirando opere d’arte bellissime… chi è la sfigata?!”. Vi accorgerete presto che la gente ha ben altro da fare che stare lì a giudicarvi (spesso gli sguardi che ci sentiamo addosso non esistono nemmeno, altre volte possono essere persino sguardi di curiosità o di ammirazione per la nostra indipedenza).
Alcune dei pasti che mi sono gustata di più nella vita li ho gustati da sola, perché avevo davvero tutto il tempo per assaporare i differenti e nuovi sapori, ero davvero concentrata su quello, come ti insegnano nei corsi di mindfulness.
Se comunque siete ancora preoccupate, la compagnia di un buon libro a tavola può essere un’ottima distrazione.
Potete trovare altre riflessioni sui pensieri stereotipati legati al viaggiare da sole al mio post precedente.
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Altri consigli su come viaggiare da sola
Maria Antonietta
Girovagare nel tuo blog mi ha fatto rievocare i miei viaggi di gruppo , con le amiche e con tour fotografici organizzati da docenti. Quelli che ho preferito e preferisco in assoluto sono proprio i miei viaggi solitari , dove ho ritrovata me stessa, i miei problemi, le mie curiosità . Ti dirò : sono tornata a casa serena, ricca di immagini che mi sono rimaste nel cuore e che oggi mi fanno sorridere ; ricordo bene le paure del viaggiare da sola dove ti confronti con te stessa. Spero di continuare così . Sono in partenza per un tour fotografico, ma ripartirò presto da sola .Il viaggio acquista un fascino senza pari !
Grazie per il tuo blog … mi piace proprio .
Valeria
Buongiorno Antonietta,
grazie per il messaggio.
Sono contenta che siamo sulla stessa lunghezza d’onda e della stessa filosofia.
Sono andata a vedermi le tue foto, molto belle.
Dove stai andando di bello?
Buon viaggio!
Valeria