Valparaiso è stata una piacevole scoperta. Il suo nome già mi solleticava l’immaginazione, dopo i racconti di Isabel Allende. La realtà ha superato la fantasia. Mi sono trovata davanti a una città vibrante e colorata: molti giovani con chitarra al seguito, un po’ hippie. Ogni angolo, con la sua ricchezza di street art, è uno scorcio da fotografare.
Come organizzare la visita a Valparaiso?
Il modo migliore è “perdersi”. Credo sia impossibile vedere tutti i murales di cui è coperta la città (alcuni anche di artisti di fama, come Inti Castro, i cui soggetti preferiti sono le minoranze etniche e indigene del Cile), quindi il consiglio è di bighellonare a piedi per i Cerro Concepcion e Alegre e semplicemente di farvi guidare dall’istinto e dai vostri occhi.
La parola “Cerro” è imprescindibile da conoscere se si vuole visitare Valparaiso. La città è, infatti, arroccata su più di 40 colli ed è un (a volte faticoso) saliscendi di stradine tortuose.
I più famosi e turistici sono appunto quelli chiamati Concepcion e Alegre, insieme a Bellavista, che ospita La Sebastiana, una delle meravigliose case del poeta e premio Nobel Pablo Neruda.
Tour guidati a piedi per Valparaiso
Se, tuttavia, si ha poco tempo e si vuole comunque avere un assaggio completo della città, suggerisco i ragazzi di Tour 4 Tips. Si riconoscono dalla maglia a righe bianca e rossa. Per il tour “base”, si trovano tutti i giorni alle 15 presso la Piazza Sotomayor, vicino al porto. Si tratta di ragazzi giovani, simpatici e che parlano anche un ottimo Inglese (salutatemi Camilo!). La particolarità del tour è che, oltre a dirvi curiosità e farvi assaggiare alcuni dei prodotti tipici, il costo è a vostra libera scelta (tip). I ragazzi sono bravi, però, e, se vi siete trovati bene, un contributo tra i 5.000 e i 10.000 pesos è consigliato (7-14 euro circa). Tenete presente che senza di voi non percepiscono compenso.
Vi racconto alcune delle tappe, che potrete ripercorrere da soli o insieme ai ragazzi, in modo da conoscere altre curiosità.
Al mattino, organizzano anche un altro tour, meno turistico, ma incentrato maggiormente sulle questioni politico-sociali di Valparaiso.
Non l’ho fatto, per mancanza di tempo. Penso sarebbe stato interessante per capire meglio il contesto e averne anche una visione “local”
Itinerario a piedi
Il porto
Da Plaza Sotomayor, si può fare una visita al porto, forse il punto più importante per la storia della città: pescatori, navi commerciali e la Marina Cilena si stendono nelle sue acque.
Per pochi euro i pescatori organizzano delle mini crociere nella baia, per vedere Valparaiso da un’altra prospettiva.
Ascensori e Funicolari
Essendo costruita su ripidi colli, gli abitanti di Valparaiso (o Valpo, come è conosciuta tra i locali) hanno costruito negli anni delle funicolari private per collegare la parte bassa da quella alta della città. Oggi sono dei veri e propri mezzi pubblici, aperti sino alle 23 e dal costo di 100 pesos a viaggio.
Utilizzate l’ascensore chiamato El Peral, per arrivare nel bel Paseo Jugoslavo e ammirare il palazzo Baburizza (l’ultimo proprietario era di origini slave, ecco spiegato anche il nome del Paseo, della Passeggiata, antistante). Il palazzo, realizzato da architetti di origine Italiana (Valparaiso è un ottimo esempio di reale melting pot) ospita oggi il Museo di Belle Arti.
Alfajores: cosa sono? Scopritelo da Don Sergio
Fate tutto il Paseo Jugoslavo, sino all’estremità, e salite per Miramar, qui vi imbatterete in bei murales. Sulla sinistra inoltre troverete un ingresso che sembra quello di una casa. In realtà, se leggete bene, è il Passaggio Bavestrello, aperto al pubblico. A metà del passaggio un cartello vi indica di suonare alla casa di Don Sergio, che prepara Empanadas e Alfajores artigianali. Gli Alfajores sono biscotti ricoperti di cioccolato con ripieno dell’immancabile Dulce de Leche… da provare!
Murales e street art!
Scendendo per Urriola, sulla destra, una scalinata colorata vi porta al Pasaje Fischer, uno stretto vicolo interamente ricoperto di Graffiti. Da notare anche quello alla fine del Passaggio, dai colori simili a Guernica di Picasso, che racconta da destra a sinistra, la storia di Valparaiso.
Altre scalinate portano al Paseo Gervasoni. Qui intorno si concentrano ristoranti e bancarelle e una bella vista sul porto.
Salendo verso calle Templeman, sulla sinistra vi imbatterete nella Chiesa Anglicana. Girate nella strada e percorrete la Chiesa. Girando poi a sinistra troverete un’altra Chiesa, quella Luterana. Dalla balconata della Chiesa potete scendere nella Calle Beethoven…. Attraverso una scalinata che rappresenta i tasti di un pianoforte!
Da Beethoven, arriverete a un altro Paseo, quello chiamato Atkinson, dove, con una bella bevuta nei locali vicini, potete concludere il tour.
Valparaiso: cosa fare la sera
Per buoni ristoranti, bella vista e raffinati club con musica dal vivo, il posto è il Paseo Dimalow. Ci si arriva da Cumming/Avenida Elias, usando l’ascensore Reina Victoria.
Per chi ama ambienti “meno pettinati”, tutta Cumming è una schiera di locali per giovani a basso costo.
Altre attrazioni da vedere a Valparaiso
Vi consiglio di lasciarvi un’altra mezza giornata nella città per vedere:
- La Sebastiana, una delle case di Neruda, dalla bellissima vista a 360 gradi sulla città (Neruda sapeva scegliere location e atmosfere!)
- Il Museo a Cielo Aperto, una serie di murales, fatti negli anni Novanta, che si susseguono nelle vie del Cerro Bellavista.
Valparaiso – Dove dormire?
Se volete essere nel mezzo dei locali e della movida, Cerro Alegre e Concepcion fanno al caso vostro.
Se desiderate maggiore tranquillità e siete in auto (e avete quindi bisogno di parcheggiarla facilmente), meglio il Cerro Bellavista. Io ho dormito al Verso Hotel. Sicuramente d’atmosfera, visto che ogni stanza è dedicata a un poeta e personalizzata con i suoi versi. L’hotel ha anche delle Hot Tube sulla terrazza che domina la città. Da qui, la casa di Neruda è raggiungibile a piedi in pochi minuti. Per contro la stanza, seppur bene arredata, era davvero piccola.
[…] ci ho dedicato solo una giornata, intensa. Le ho preferito, infatti, la vicina e coloratissima Valparaiso, di cui ho già parlato in un altro […]