In questo articolo cerco di darvi alcuni consigli, spero utili, in base alla mia esperienza diretta sul noleggio auto in Sudafrica.
Dove noleggiare un’auto in Sudafrica?
Molto probabilmente arriverete in Sudafrica dagli aeroporti di Johannesburg o Cape Town, visto che qui convergono la maggior parte dei voli intercontinentali e questi sono i luoghi di partenza dei più famosi itinerari sudafricani, che sia un percorso verso il Kruger per fare safari o il tragitto lungo l’oceano per percorrere la Garden Route. In Sudafrica si trovano i principali marchi di autonoleggio. Per cercare l’offerta migliore, potete dare un’occhiata a Discovercars.com, che confronta per voi le migliori tariffe sul mercato. Scoprirete che i costi del noleggio sono piuttosto economici.
Tra i vantaggi del portale, c’è anche la possibilità di modificare e cancellare la prenotazione del noleggio fino a 48 ore prima, garantendo quindi massima flessibilità in base anche a possibili cambiamenti di viaggio.
Un’altra sicurezza spesso ricercata da chi noleggia un’auto, soprattutto in un contesto come il Sudafrica, è la possibilità di avere assistenza. DiscoverCars ha un servizio clienti multilingue attivo 24/7. Inoltre le condizioni di noleggio sono ben evidenziate e tutti gli extra o supplementi (per esempio per guidatore giovane, riconsegna in orari di chiusura, …) sono indicati, in modo da non incorrere in sorprese e da poter confrontare ancora meglio le tariffe più economiche.
E’ consigliabile noleggiare un’auto per visitare il Sudafrica?
Spesso i lettori del mio blog o i potenziali clienti che si rivolgono a me per l’organizzazione di un viaggio in Sudafrica mi chiedono con che mezzi è opportuno muoversi e se consiglio l’auto.
La risposta è facile: se non volete aggregarvi a un gruppo, il noleggio auto è praticamente l’unica soluzione valida per il Sudafrica, sia per ragioni di efficienza logistica, sia per l’esperienza che potrete trarne.
Iniziamo subito con il dire che il Sudafrica è un Paese enorme, magari è chiaro se si guarda una carta dell’Africa, ma è bene ribadirlo. I chilometri da percorrere sono tanti e i mezzi pubblici sulle lunghe distanze quasi inesistenti. Viaggerete, a seconda dell’itinerario, su strade spesso in mezzo alla natura selvaggia, con pochi villaggi. Facile capire come il Paese non sia molto urbanizzato e che quindi non ci siano collegamenti capillari.
A volte si pensa che sia allora fattibile, come succede in Kenya o in Tanzania, fare il viaggio con un autista. Il Sudafrica però è un Paese con un costo della vita comunque abbastanza “occidentale”, anche se non ai livelli dell’Italia. Voi pensereste mai di fare un viaggio con autista privato negli Stati Uniti o qui da noi?
In Sudafrica è quasi la stessa cosa: noleggiare un’auto con autista privato ha dei costi importanti che non la rendono una scelta molto comune.
Inoltre, parte della bellezza del viaggio è proprio ammirare i paesaggi, fermarsi lungo la Panorama Route a esplorare Canyon e cascate, sentirsi liberi in mezzo alle montagne del Karoo… insomma il Sudafrica si prospetta una di quelle scelte per un viaggio davvero on the road.

Condizioni delle strade in Sudafrica e sicurezza
In generale molti sono bloccati dal self & drive in Sudafrica perché non sanno cosa aspettarsi o hanno una visione non realistica del contesto: la strade sono generalmente ben tenute, grandi e con ampia segnaletica. Basti pensare che addirittura anche nel Parco Kruger è possibile muoversi con la propria auto per fare safari lungo le strade principali del parco.
L’unica difficoltà può essere la guida a sinistra, che soprattutto i primi giorni, può essere spiazzante.
In merito alla sicurezza, nelle grandi città come Cape Town e Johannesburg, soprattutto di notte, è sempre bene un po’ di accortezza, soprattutto se ci si avventura in quartieri che non si conoscono. Per il resto attraverserete villaggi e paesini, che sono generalmente tranquilli.

Quale tipologia di auto scegliere
Per i principali itinerari del Sudafrica, non è necessario un 4X4. Come vi dicevo le strade sono generalmente asfaltate. Anche nel Kruger è fattibile girare con una normale berlina. Nella mia esperienza, ho avuto difficoltà solo nei pressi di alcuni lodge o riserve private, magari situati in zone un po’ isolate, in mezzo alla natura, spesso in concessioni private ricche di animali. Le strade di accesso in questo caso possono essere sterrate e, a seconda delle piogge dei mesi precedenti, costellate di buche. Con un po’ di pazienza e una guida lenta e attenta, sono comunque riuscita a percorrere tutte le strade anche con un’auto compatta.
Per stare più comodi e sentirvi più sicuri, potete magari avere cura di scegliere un’auto con un assetto un po’alto, ad esempio un mini SUV, ma comunque sempre 2X4.

Requisiti per il noleggio auto
Vi ricordo che è sempre necessario avere una carta di credito (non di debito, quindi deve avere i numeri in rilievo) intestata al guidatore principale. Verrà bloccata sulla carta una cifra, che dipende dai vari autonoleggi, che sarà la cauzione in caso di danni o furti.
Infine vi ricordo che, per poter noleggiare un’auto in Sudafrica è consigliabile la patente internazionale.
Informatevi anche in caso di guidatore particolarmente giovane (ad esempio sotto i 25 anni), perché alcune compagnie pongono delle limitazioni sull’età dell’intestatario del noleggio o fanno pagare una cifra extra.
I migliori itinerari in self drive in Sudafrica: la Panorama Route
Tra i percorsi più interessanti e scenografici merita una citazione la Panorama Route, nella regione del Mpumalanga. Potete considerare come punto di partenza la cittadina di Graskop. Il punto di arrivo sarà Phalaborwa, uno dei villaggi sorti accanto a uno dei gate di accesso al Parco Nazionale Kruger.
Graskop è raggiungibile in poco più di 4 ore di auto (per gran parte una vera e proprio autostrada) da Johannesburg.
La Panorama Route è costeggiata da una serie di piccole cascate, tutte ben segnalate dalla strada principale, e da alcuni luoghi panoramici. Alcune cascate sono poco d’impatto: consiglio ad esempio una sosta alle Lisbon Falls. Per il resto meritano una tappa:
- God’s Window: una sorta di promontorio circondato dai monti che si apre, come una finestra appunto, sulla vallata più sotto;
- Blyde River Canyon e i Three Rondavels: si tratta del terzo canyon più esteso del mondo, con ben 800 metri di profondità, scavato dai fiumi Blyde e Olifants. I Three Rondavels sono delle formazioni rocciose particolari che richiamano la forma delle capanne tradizionali della regione;
- Bourke’s Luck Photoles: i Photoles sono delle cavità scavate nella falesia rossa e formate dal lavoro dei mulinelli del fiume Blyde. Sono visitabili con un bel percorso su passarelle e ponti. La visita vi porterà via un’oretta.
- Graskop Gorge Lift, la novità della zona: un ascensore panoramico che ti porta giù al centro del Canyon per una passeggiata in mezzo alla natura lussureggiante
I migliori itinerari in self drive in Sudafrica: da Cape Town a Hermanus lungo la Garden Route
I dintorni di Cape Town e la litoranea verso Hermanus costituiscono delle belle escursioni da fare in giornata o, nel caso di Hermanus, su più giorni. Si tratta del primo tratto della strada denominata N2, che collega Cape Town a Porth Elizabeth e che, con i suoi tratti a picco sul mare e i suoi paesini immacolati, è considerata una dei percorsi più scenografici del Sudafrica.
In primo luogo è imprescindibile la visita all’epico Capo di Buona Speranza, considerato, anche se erroneamente, il punto più a sud del continente. In realtà, come recita il cartello con latitudine e longitudine, fotografato da tutti, si tratta del punto più a Sud Ovest. Il vero punto più meridionale si trova circa 250km più a est, a Cape Agulhas. Al di là di questi riconoscimenti, la regione, che appartiene a una riserva naturale, colpisce per il suo essere selvaggia e per l’incontro tra il verde della macchia mediterranea e la spuma dell’oceano. Potrete salire, a piedi o in funivia, al faro di Cape Point per ammirare la forza del mare tutto intorno a voi.
Risalendo di nuovo sulla parte est della penisola approderete a un altro luogo in cui fermarsi: Boulders Beach, famosa per la sua piccola colonia di pinguini.
La strada prosegue verso la graziosa Muizenberg, patria del surf e dove potrete scattarvi delle instagrammabili foto davanti alle tradizionali e coloratissime cabine sulla spiaggia.

Da qui potrete rientrare verso la città oppure proseguire a est verso Hermanus, famosa per le escursioni di avvistamento per la balena australe. Lungo il tragitto di circa un’ora e trenta minuti, potrete spezzare il percorso con un’altra pausa: se Boulders Beach non vi ha soddisfatto potrete riprovare con Stony Point a Betty’s Bay. Questa colonia è decisamente più grande e più estesa: seppur l’interazione con i buffi uccelli non è consigliata, li vedrete davvero vicini, passeggiando nella riserva lungo le passerelle di legno. Oltre ai pinguini, vedrete moltissime procavie, simpatici roditori.
Hermanus, infine, è un villaggio di pescatori che oggi è un luogo battuto dai turisti perché da qui partono le escursioni in catamarano per avvistare le balene che, nel periodo della nostra estate, popolano queste acque. Tra le cose da fare a Hermanus, se decidete di fermarvi per uno o due giorni, c’è anche la bellissima strada pedonale a picco sul mare, denominata Cliff Path.
in collaborazione con DiscoverCars