Il vostro sogno è fare un safari in Africa, ma siete spaventati dal costo? Ecco qui alcune informazioni e consigli per risparmiare sui prezzi di un Safari in Africa.
Safari e costi
I costi di un safari variano in base a diversi elementi, che qui vi riassumo:
- Paese
- Self Drive o Safari guidato
- Periodo
- Tipologia di struttura (campo tendato o lodge)
Passerò poi in rassegna voce per voce, con alcuni consigli per scegliere l’opzione più economica.
Safari in Africa: dove andare
Vi sono inevitabilmente dei Paesi più economici di altri.
Se ve la sentite di guidare in Sudafrica (con la guida a sinistra), questo è decisamente il Paese più economico in cui provare a vedere i famosi Big Five (Leone, Leopardo, Bufalo, Elefante e Rinoceronte).
Per ottimizzare i prezzi, appunto, vi consiglio di arrivare a Johannesburg, noleggiare un’auto (non è necessario un 4X4) e andare verso il parco Kruger. Questo parco è tranquillamente visitabile anche da chi non ha alcuna esperienza: seguite gli altri turisti, leggete nei vari camp dove ci sono stati i principali avvistamenti, cercate pozze d’acqua dove è più probabile che si concentrino animali… e il gioco è fatto.
Se dormite fuori dal Parco, ad esempio a Phalaborwa, una cittadina che si è sviluppata nei pressi del Gate (i cancelli del parco), potrete trovare sistemazioni per tutte le tasche. Vi sono graziose Guest House, dotate di tutti i confort, con piscina, a 50 euro a notte.
Ecco un’idea di costi tutto compreso per un Safari in Sudafrica, che comprende addirittura un soggiorno mare alle Seychelles a conclusione del viaggio.
Se volete approfondire le varie destinazioni per capire qual è la migliore per un safari in Africa che faccia al caso vostro, leggete il mio post relativo.
Safari low cost: il Kenya
Se volete un assaggio di safari, anche solo di un paio di notte, a un prezzo contenuto, il Kenya, a mio avviso, è l’opzione più economica. 3-4 giorni di safari guidato, con autista, alloggio e tutti i pasti costa intorno ai 1.000 euro. Tenete presente, inoltre, che tra tutte il Kenya è la destinazione con i prezzi dei voli generalmente più bassi, visto che è meglio collegata e più vicina rispetto alle destinazioni dell’Africa Australe (ma vale sempre la pena verificare le eventuali offerte).
Fare un safari fai da te o organizzato?
In Namibia, Sudafrica e (con alcune limitazioni) Botswana, è fattibile noleggiare un’auto e muoversi in libertà.
Se si guida rispettando i limiti, non vi sono particolari problemi e, per lo meno per quanto riguarda Sudafrica e Namibia, è teoricamente possibile noleggiare un’auto normale (non 4X4). Non è necessaria quindi esperienza di guida sportiva. L’unica difficoltà è la guida a sinistra, a cui ci si abitua facilmente dopo un paio di giorni. Considerate poi il fatto che in Namibia guidare è ancora più facile, perché, con la sola eccezione della capitale, non vi sono praticamente città e il traffico è inesistente.
Guidare fai da te è sicuramente la scelta migliore per abbattere i costi di guide e autisti (che in Namibia e Sudafrica, rispetto al Kenya, sono sicuramente consistenti).
Periodo migliore per un safari: come risparmiare sul prezzo
Un altro piccolo trucco è viaggiare fuori stagione.
Luglio e agosto è periodo di punta in Namibia: se viaggiate in un altro periodo e prenotate con anticipo, riuscite mediamente a selezionare i lodge e le strutture con il miglior rapporto qualità/prezzo.
La differenza più rilevante però è relativa al Botswana: se viaggiate in primavera rispetto all’estate, i lodge vi offrono tariffe che sono spesso quasi della metà rispetto all’alta stagione.
Se siete invece interessati all’Uganda e al Gorilla Trekking, sappiate che in alcuni periodi (aprile – maggio), il permesso per il trekking viene venduto a prezzi scontati rispetto all’elevato costo abituale (si passa da 600 dollari per persona a 450). Per il 2019, però, il governo non ha ancora annunciato gli sconti.
Io ho viaggiato in Uganda proprio durante la stagione delle piogge e sono comunque riuscita ad avvistare i Gorilla, l’unico inconveniente è che il trekking diventa un po’ più faticoso, perché il terreno risulta scivoloso a causa della pioggia.
Safari in lodge o in campeggio?
La soluzione più a basso costo è sempre quella dei campi tendati o della propria tenda.
Generalmente, persino in Botswana, che è la destinazione più costosa, i prezzi si abbassano se si partecipa a safari di gruppo con campi mobili (che spesso vengono montati di volta in volta).
Se poi in Namibia si decide di viaggiare con tenda su tetto e di dormire in campeggio, i prezzi di un tour in self drive scendono ulteriormente (si riesce a fare un viaggio di 15 giorni con budget sui 1.500 euro, volo escluso).
Inoltre il campeggio vi consente di cucinare da soli, facendovi risparmiare le spese presso i ristoranti.
Il consiglio della Travel Coach
Cosa è possibile portarsi a casa nella vita di tutti i giorni dall’esperienza di un safari?
Il gusto dell’attesa: non so voi, ma a me sembra che nella vita quotidiana cittadina, abbiamo perso l’abitudine ad attendere.
Il cellulare sempre con noi fa sì che anche il tempo per aspettare l’autobus non sia più un tempo davvero di attesa, ma è sempre impiegato a far qualcosa: navigare su internet, ascoltare musica, controllare la posta. L’avvento di Amazon Prime è l’emblema della nostra incapacità ormai di attendere: quello che abbiamo acquistato ci arriva in meno di 48 ore. Non c’è più il concetto di “tempo vuoto”, da utilizzare per guardarsi intorno e scorgere dettagli, nelle persone o nell’ambiente che ci circonda. Non c’è più trepidazione e, spesso, quindi , non c’è più soddisfazione.
Durante il Safari, i migliori avvistamenti li ho avuti dopo che ho passato un’ora ferma con l’auto vicino a una pozza a fare assolutamente nulla, a parte guardarmi intorno, acuire la vista, respirare davvero la polvere della savana.
L’attesa diventa quindi anche un mezzo per “riacutizzare” i nostri 5 sensi, ormai intorpiditi e messi in disparte da un’efficienza e un “multi tasking” estremo.
Stefano
ciao Valeria, interessanti le tue informazioni. Mi piacerebbe portare mia figlia a fare un Safari ma ho sempre desistito x i costi. Mi piace la tua mente sempre un viaggio (reale o pindarico). Ciao Stefano.
Valeria
Ciao Stefano,
mi fa piacere che l’articolo sia utile.
Non per forza un safari in Africa deve essere costoso.. parliamone se vuoi 😉
Eh la mente è sempre in viaggio… ma non sempre è facile!
Buon Natale
paola
Sono portatrice sana di mal d’Africa ormai da 10 anni. Fare safari è per me il modo migliore per trascorrere le mie vacanze. Ho girato parecchio l’Africa, ma con i safari puoi tornare nello stesso posto più volte perchè tutto cambia e gli scenari sono diversi ogni giorno. E ogni volta che ci torno è un po’ come essere a casa.
Valeria
Ciao Paola, allora abbiamo molto in comune: anche io portatrice sana (o malsana) 😉
Vittorio
Articolo molto interessante, hai colto il senso del mio voler fare un safari in Africa proprio per connettermi davvero al pianeta. Sento sempre meno il collegamento diretto e sincero tra gli umani e la natura, schiavi di una vita frenetica e social. Che consiglio daresti a una coppia che intende intraprendere il primo safari della loro vita?
Valeria
Buongiorno Vittorio,
grazie per l’utile domanda!
Come primo consiglio direi di partire da voi e dalle vostre esigenze e aspettative: prima cosa come ve lo immaginate? Volete guidare voi e fare un viaggio on the road o preferite rivolgervi a qualcuno che vi guidi? In base alla risposta, infatti, vi suggerirei luoghi diversi. Nel primo caso direi Namibia, che è abbastanza facile anche per chi è alle prime arme, non è forse la meta più ricca di animali, ma l’Etosha da esplorare è affascinante e i paesaggi in generale sono selvaggi. Se volete partecipare a un safari guidato con un ranger (non parlo di un gruppo, ma potete organizzarlo anche con un autista/guida privato), i parchi della Tanzania sicuramente non deludono e sono ricchissimi di fauna! Poi, se non si hanno limiti di budget, c’è anche il Delta dell’Okavango… ma forse me lo lascerei come viaggio futuro, dopo che sarete assuefatti di safari! Un aggiornamento covid: la Namibia dovrebbe aprire al turismo internazionale da metà settembre, la Tanzania non mette al momento restrizioni (ma ovviamente dall’Europa ancora non si può volare nei Paesi extra UE senza restrizioni e quarantene).
Giacomo
Ciao, interessante. Per quanto riguarda la Namibia sei stata decisamente bassa con il costo per un safari di 15 giorni. Un auto con tenda sul tetto costa almeno 100/150€ al giorno, più benzina, campi, cibo etc.
Trovo anche che suggerire di guidare in Namibia senza 4×4 sia un bell’azzardo .
Valeria
Ciao Giacomo, grazie per l’interesse.
Organizzo viaggi in Africa, il prezzo indicato è una stima di massima per chi vuole ottimizzare al massimo i costi e si riferisce alla struttura del viaggio che si va a prenotare pre partenza (quindi senza i costi vivi in loco). Sul noleggio auto attrezzata i prezzi medi dei miei fornitori sono decisamente più bassi 😉 , non so a che operatori fai riferimento tu.
Per il 4X4 ovviamente dipende dall’itinerario: se si va un po’ fuori dai percorsi più turistici sicuramente serve un mezzo diverso. Sull’itinerario “classico”, che per me è Sossus, Swakopmund, Etosha, io non ho mai dovuto inserire il 4X4 (con la sola esclusione degli ultimi km prima di Deadvlei, per cui ci sono comunque Jeep “navetta” proprio per questo scopo). Hai fatto bene a specificare che ovviamente dipende dall’itinerario e che le considerazioni vanno personalizzate a seconda del viaggio di ciascuno!