State organizzando un itinerario in Sudafrica e avete all’incirca 2 settimane a disposizione? In questo post vi racconto il mio
Aggiornato a giugno 2022.
Ovviamente si tratta di una scelta soggettiva. Il Sudafrica è molto ampio ed è impossibile visitarlo tutto, a meno che non abbiate alcun limite di tempo e di budget.
Per i “comuni mortali” quindi è necessario selezionare alcune zone da visitare.
Nel mio caso mi sono concetrata sulle zone intorno alle due grandi città: Johannesburg con il Parco Kruger e Cape Town (con escursioni giornaliere nelle zone limitrofe).
Ci sono comunque altre zone che sono spesso scelte dai viaggiatori:
- Ad esempio tutta la Garden Route. Si tratta di tutto il percorso lungo la costa, con partenza da Cape Town fino a Port Elizabeth. E’un percorso di grande bellezza, fatto di Oceano, di vini e di balene (con anche qualche escursioni per safari).
- Un altro itinerario invece può coinvolgere Durban, il Kwazulu Natal, fino a Santa Lucia e magari al Mozambico (questo itinerario garantisce un clima caldo anche a chi può viaggiare solo in Agosto).
Il mio itinerario in Sudafrica
Ma torniamo a me. Vi riporto qui la suddivisione delle tappe con i giorni di permanenza, i tempi di percorrenza e le soluzioni che ho scelto per dormire. Mi è sembrato un viaggio ben equilibrato e non eccessivamente stancante.
Per capire se va bene anche per voi, è bene concentrarsi sugli interessi e vedere se coincidono con i vostri. Io ho privilegiato:
- natura: con l’obiettivo di vedere i Big Five. Per questo ho scelto sia di visitare il Kruger, sia di pernottare in una riserva privata. In questo modo ho potuto vivere due esperienze differenti in quanto a safari e avvistamenti animali
- paesaggi: Panorama Route e alcune escursioni intorno a Cape Town, come ad esempio quella al Capo di Buona Speranza
- storia (Mandela e Soweto)
Non sono invece amante delle grandi città (o comunque non ne ero interessata in questo viaggio). Per questo motivo ho saltato Pretoria, sebbene sia molto vicina a Johannesburg.
Qui sotto, in sintesi, lo schema del tour, che poi racconto nel dettaglio (con spostamenti e luoghi di interesse visitati) più sotto.
Giorno 1 – Graskop – Daan’s Place
Giorno 2 – Graskop – Daan’s Place
Giorno 3 Phalaborwa – La Lechere
Giorno 4 Phalaborwa – La Lechere
Giorno 5 Kruger – Olifants
Giorno 6 Riserva Privata – Makalali
Giorno 7 Riserva Privata – Makalali
Giorno 8 Johannesburg – Ginnegaap Guesthouse (Melville)
Giorno 9 Johannesburg – Ginnegaap Guesthouse (Melville)
Giorno 10 – Volo per Cape Town – Oxford House
Giorno 11 – Cape Town – Oxford House
Giorno 12 Cape Town – Oxford House
Giorno 13 Cape Town – Oxford House
Giorno 14 Rientro a Johannesburg e rientro in Italia
Giorno 1 – Arrivo e spostamento a Graskop
Arrivo al mattino presto con volo Lufthansa/SouthAfrican e ritiro subito l’auto per la prima tappa. Pernottamento a Graskop.
Dove dormire?
Ho soggiornato presso Daan’s Place (consigliato per la disponibilità di Ian e perché si tratta di piccoli appartamenti indipendenti con anche cucina annessa).
Aggiornamento 2020: sfortunatamente il piccolo paradiso di Ian ha chiuso. Per altri alloggi a Graskop, potete dare un’occhiata al caro vecchio Booking.com
Dove Mangiare?
Per la cena, a mio avviso, il posto migliore della città è Canimambo, ristorante portoghese – mozambicano, dall’atmosfera carina.
Graskop è un piccolo centro dalle strade ortogonali, classicamente a quadrato. Non vi è molto da vedere, ma potete fare una passeggiate per i negozietti. Ogni cittadina ha comunque grandi supermercati per ogni evenienza (persino dentro al parco Kruger troverete chioschi con tutto l’occorrente per la griglia e addirittura con i principali farmaci, che in Sudafrica si comprano dappertutto).
Giorno 2 – Hoedspruit e villaggi etnici
Usiamo il secondo giorno per esplorare i dintorni. In mattina visitiamo il centro di riabilitazione animali, l’Hoedspruit Endangered Species Centre. Questo centro è a circa 1 ora e mezzo di auto da Graskop e francamente non lo raccomando. Costoso per quello che offre, si vedono animali che vengono ospitati e riabilitati lì, ma in confronto alle bellezze che vi aspettano nei Parchi è tutto un po’ sottotono.
Di ritorno invece passiamo a visitare lo Shangana Cultural Village, la ricostruzione di un villaggio tradizionale dell’etnia Shangaan. Si tratta di una ricostruzione e come tale risente un po’ dell’effetto che io chiamo “Gardaland”. Le guide sono comunque simpatiche e ne risulta un tour divertente con anche incontro finale con il capo villaggio.
NB. Lo Shangana Cultural Village ha chiuso i battenti!
C’è un nuovo centro in zona, il Nyani Cultural Village.
Pernottamento a Graskop e ci prepariamo per la visita della Panorama Route. L’itinerario di Sudafrica prosegue qui.
Se avete in previsione un viaggio in Sudafrica e l’itinerario vi è stato utile, condividetelo con amici, tramite i bottoni social qui sotto. In alternativa, contattatemi per ulteriori domande o per un scambio di opinioni.
[…] il mio itinerario in Sudafrica. Leggete il post precedente per il riassunto delle tappe. Qui descrivo la Panorama […]