New York non è solo Manhattan. La grande Mela, infatti, è divisa in 5 Distretti (Boroughs). In questo articolo esploriamo quelli meno conosciuti: Bronx, Queens e Staten Island. Per conoscere fino in fondo la città e viverla “like a local”, vi consiglio un tour dei quartieri di New York, anche di quelli considerati pericolosi.
Per informazioni su Manhattan e Brooklyn, leggete qui.
BRONX: è pericoloso?
Iniziamo dal Distretto che è stato per me maggiormente una sorpresa: il famigerato Bronx. Rimasto nell’immaginario comune sin dagli anni ’80 un “postaccio” da evitare, oggi cambia volto. E’ caratterizzato da bei palazzi fine Ottocento, giardini ben tenuti e si respira un’aria residenziale. Certo è il luogo delle Comunità Etniche: vi capiterà spessissimo di sentire parlare Spagnolo o di vedere ancora le donne in abiti tradizionali dei loro Paesi.
Tra le cose da vedere, il famoso Yankee Stadium per gli appasionati di sport.
Inoltre qui c’è anche quella che viene definita la “vera Little Italy”, molto più autentica di quella di Manhattan. La trovate in Arthur Avenue, dove anche gli estintori hanno la bandiera italiana . Qui è un tripudio di pizzerie, negozi gastronomici, pastifici e.. Chiese.
Bello anche il Cimitero Woodlawn, che ha tra i suoi “abitanti” le stelle del Jazz Miles Davis e Duke Ellington, nonché il padre di Moby Dick, lo scrittore Melville.
Infine altro abitante illustre è stato Edgar Allan Poe, di cui è possibile visitare il cottage.
Per farvi guidare nel Bronx, consiglio le visite guidate a piedi di Alexandra Maruri, che lavora proprio per rinnovare e riqualificare l’immagine del Quartiere, con fierezza e passione. Vi verrà a prendere direttamente a Manhattan, con punto di ritrovo nella Grand Central Station e vi “scorterà” in Metro sino al centro del Bronx
http://www.bronxhistoricaltours.com
Insomma, seppur sussistano delle sacche di degrado, soprattutto nell’area denominata “South Bronx”, il Bronx è in ripresa, per questo lo annovero tra i quartieri da visitare per capire meglio la città e la sua essenza.
QUEENS: tra arte ed etnicità
Il Queens è il Distretto di New York più esteso per dimensioni. Le sue attrattive si concentrano in due parole: arte e cucina etnica.
Nella zona di Long Island City potrete visitare gallerie d’arte alternative (chiuse di solito di martedì o mercoledì). Qui c’è anche il MOMA PS1, più alternativo e meno blasonato rispetto al fratello di Manhattan e che, durante il periodo estivo, offre dei party di tendenza (ingresso gratuito per chi ha conservato il biglietto del MOMA).
Per la cucina etnica la zona è Astoria: qui troverete cucina greca, “Little Cairo” e i food truck latinomericani (grossi camion che offrono street food) di Roosevelt Avenue.
Il Queens è stato scelto come residenza anche da Louis Amstrong, già quando era all’apice della carriera. La sua abitazione è ora un Museo visitabile.
STATEN ISLAND: il quartiere residenziale per eccellenza
Staten Island offre uno scenario completamente diverso dal resto di New York: case basse, giardini, auto davanti al vialetto di casa. Si respira un clima idilliaco e riposante. Io ho soggiornato qui per due settimane. Sicuramente in caso di budget risicati qui si trovano alloggi a prezzi migliori e si è proprio nel centro di Lower Manhattan in trenta minuti, grazie ai Ferry (traghetti) arancio che fanno la spola tra i due Distretti.
Il Ferry è gratuito e molto frequente (ogni mezzora e ogni quindici minuti negli orari di punta). Consiglio di fare comunque la tratta andata e ritorno da Manhattan (magari al tramonto) perché vi consente scorci straordinari dei grattacieli del quartiere finanziario e perché passa molto vicino a Lady Liberty: potrete così avere belle foto di uno dei simboli più famosi della città, la Statua della Libertà.
Sempre qui a Staten Island potrete provare l’ebbrezza di fare il bagno in una delle spiagge di New York: South Beach, con tanto di bagnino che sorveglia i natanti. Volete mettere il piacere di nuotare con il
Ponte di Verrazzano come sfondo?
Cla
Penso che uscire un po’ dalle strade più conosciute permette di scoprire la vera essenza di un posto. Basta tenere gli occhi aperti e informarsi bene sui posti proprio pericolosi
Valeria
Esatto… è un ottimo modo per “vivere” la destinazione, un po’ di più con gli occhi di chi ci abita.
Silvia
io di solito visito luoghi anche meno conosciuti dei soliti itinerario turistici. Grazie per il post, se andrò a New York seguirò i tuoi consigli.
Valeria
non c’è di che 🙂
Veronica
Sicuramente sono informazioni molto utili. Ad esempio anch’io ero rimasta alla brutta fama sul Bronx ed invece grazie a te che ho scoperto che non c’è nulla di cui preoccuparsi, basta fare attenzione come in qualsiasi città.
Valeria
Esatto!
Sara Chandana
Sai che il Bronx mi ha sempre affascinata? Forse proprio per via di quella marmellata culturale che lo caratterizza ma non avrei mai pensato di andarci. Credevo fosse pericoloso e, invece, scopro grazie a te che si tratta di un’area in rinascita. A New York in questa vita ci voglio andare, quanti giorni suggerisci per conoscere la sua anima vivace e colorata senza grandi stress?
Valeria
Io ci sono stata più di 2 settimane (ma ero lì a studiare). Direi almeno 1 settimana, per riuscire a scoprire le sue varie anime
MARTINA BRESSAN
Quando sono stata a New York anch’io ero andata a visitare il Bronx, proprio per curiosità di vedere e di conoscere davvero questa area della città. E confermo quello che dici tu! Queens e Staten Island, invece, non le conosco, perchè non ci sono stata. Dev’essere davvero una bell’idea prendere un alloggio a Staten Island per risparmiare. Hai prenotato un hotel o su AirBnB?
Valeria
In realtà ero in appartamento, perché stavo facendo un periodo di studio, quindi dormivo direttamente a casa dell’insegnante d’Inglese che mi faceva il corso. Però ci sono sia hotel su Booking sia appartamenti su Airbnb