Tra le esperienze da fare durante un viaggio in Chiapas non può mancare una visita a una Comunità Zapatista, per capire la storia recente e le condizioni attuali delle popolazioni indigene di questa regione. Qui vi spiego cos’è un Caracol e come realizzare la visita.
Il mio viaggio in Messico tra Chiapas e Yucatan
Il Messico è una confederazione di ben 31 Stati (a cui si aggiunge il Distretto della Capitale), molto diversi l’uno dall’altro, visto che il Messico va dal Pacifico ai Caraibi e dal deserto del Sonora alla Giungla del Chiapas.
Tra tutti quelli che ho visitato, compresi la Baja California e il meno conosciuto Jalisco (la cui capitale è la Guadalajara dei Narcos), un pezzo del mio cuore è rimasto sicuramente nel colorato e “indio” Chiapas.
Il Chiapas può essere facilmente incluso in un tour di 15 giorni che includa anche parte dello Yucatan e della Riviera Maya oppure in un viaggio in Guatemala, dal momento che il confine è piuttosto vicino.
Chiapas e sicurezza: noleggio auto o bus
Ho visto nei gruppi e forum di viaggi spesso un po’ di allarmismo su questa regione. I disordini in quest’area, risalgono ai primi anni Novanta. Oggi è sicuro muoversi in questa regione. Si può sicuramente visitarla con un’auto a noleggio, con due sole accortezze: le strade non facili e la polizia.
Il Chiapas è una regione montuosa. Ne risulta che molte strade sono tortuose e ricche di tornanti. In tutte le zone molto turistiche inoltre potreste incappare nella cosiddetta “mordita”. Come accade spesso nei Paesi con zone di elevata povertà e alta diffusione della corruzione, la polizia potrebbe cercare di fermarvi spesso con pretesti vari per spillarvi denaro. Niente di pericoloso: sappiate che sono loro a essere in torto e a “provarci”.
Il mio consiglio è di guidare sempre e comunque con prudenza (in modo da ridurre i rischi di trovarvi in situazioni spiacevoli), mantenere la calma quando si è fermati, chiedere di avere una ricevuta nel caso vi vogliano far pagare una multa o di parlare con un responsabile, eventualmente acconsentendo a essere portati alla stazione di polizia più vicina (se ovviamente sapete con certezza di non avere commesso alcuna infrazione). Normalmente questo è un deterrente per i poliziotti che vogliono “arrotondare”. In ultima istanza, se non volete perdere troppo tempo, vi consiglio di tenere nel portafoglio qualche banconota di piccolo taglio, dicendo che è tutto il contante che avete e proponendo di chiudere così la questione.
Negli anni passati, i bambini tendevano delle corde lungo la strada per obbligare i turisti a fermarsi e chiedere così qualche soldo. Oggi non mi risulta succeda più di frequente. In ogni caso sappiate che si tratta di bambini e che i tempi degli assalti ai bus o ai turisti sono passati da anni.
Un’altra soluzione, se avete tempo a disposizione e avete più lo spirito da Backpackers, è quella di muoversi in Bus. Queste zone sono tra loro ben collegate da bus di categoria turistica (puliti e con aria condizionata). Guardate il sito della compagnia ADO per dettagli.
Cosa è un Caracol? – Informazioni sul movimento Zapatista e l’EZLN
Torniamo però al Caracol e agli Zapatisti.
La premessa che va fatta è che il Chiapas è uno degli stati messicani con più alta presenza di abitanti di origine indigena. Si tratta di discendenti degli antichi Maya, oggi divisi in varie etnie e comunità, che spesso hanno mantenuto lingue e abitudini peculiari.
I Caracol (Caracoles in Spagnolo al plurale) sono i centri politico-culturali di ognuna delle cinque grandi regioni autonome di auto governo delle Comunità Indigene della regione. Qui hanno sede le cosiddette “Giunte del Buon Governo”, il potere amministrativo locale, le scuole e gli ambulatori/piccoli ospedali per le prestazioni sanitarie.
Costituiscono una delle espressioni meglio riuscite e concretamente ancora attive del movimento Zapatista, che è diventato famoso nelle cronache internazionali nel 1994, quando l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale ha occupato alcune regioni del Chiapas. Il Movimento, guidato dal famoso Sub-Comandante Marcos, è diventato negli anni Novanta un modello per i sostenitori del “No Global” e un esempio di amministrazione autonoma di comunità che hanno sempre costituito una minoranza, spesso schiacciata da latifondisti e gruppi paramilitari.
Come visitare un Caracol in Chiapas?
Io ho visitato quello di Oventic, che è a poco più di un’ora da San Cristobal de las Casas.
Mi sono appoggiata all’ Hostel Iguana, che organizza visite anche per turisti individuali. Ho preferito appoggiarmi a una guida per avere informazioni introduttive e soprattutto perché non sempre il Caracol viene aperto ai turisti che vi si recano da soli.
All’ingresso verranno controllati e registrati i passaporti e vi verranno fatte alcune domande sul motivo della vostra visita. Sarete accolti e scortati da uomini con il passamontagna e armati: non spaventatevi, il Caracol rimane pur sempre un luogo di opposizione al governo ufficiale.
Vi faranno parlare con dei rappresentanti della Giunta che vi spiegheranno qualcosa di più sul Movimento, sui loro intenti e sul’ organizzazione del Caracol, guidata dal motto zapatista: Democracia, justicia y libertad.
Sarà possibile poi visitare i diversi servizi del Caracol: la scuola, l’ambulatorio ecc. Fermatevi a prendere un caffè nell’emporio all’ingresso e a scambiare qualche chiacchiera con i volontari: spesso infatti il Caracol è visitato da ONG o da Osservatori Internazionali per la Pace.
Il consiglio della Travel Coach
Inutile dire che questa visita è adatta a chi si sente ancora un adolescente ribelle o a chi è una/un idealista e crede che un mondo diverso sia possibile.
Due in Viaggio
Beh… l’adolescenza l’ho passata da un pò ma credo ancora che il mondo possa essere cambiato e che tutti dovrebbero fare qualcosa nel loro piccolo 🙂