Amo viaggiare da sola, è un’esperienza di cui ho bisogno, ogni tanto, per ricaricarmi, per sentirmi autonoma, forte e per tornare a pensare che sto bene in compagnia di me stessa. In questo post vi racconto com’è stato viaggiare da sola a Budapest, cerco di darvi alcuni consigli su come muovervi da ragazze sole in viaggio e rispondo alle domande di chi mi ha chiesto se Budapest è una meta adatta a viaggiare in solitaria.

Budapest è sicura per una ragazza in viaggio da sola?
La risposta è sì! Io l’ho visitata in estate e posso dire che è impossibile sentirsi in qualche modo in pericolo, semplicemente perché c’è davvero tantissima gente in giro a ogni ora del giorno e della sera. Quando sono in viaggio da sola, per scelta, non faccio le ore piccole. Non ho bisogno di andare in giro per locali, anche perché non fa parte del mio obiettivo di viaggio. Non so raccontarvi quindi la situazione alle due di notte, ma posso dirvi che sicuramente si può tranquillamente uscire a cena e per bere qualcosa per un dopo cena, senza problemi.
Molte zone di Budapest sono pedonali e piene di tavolini all’aperto, motivo in più per sentirsi sicure nel passeggiare a piedi.
Budapest è anche città universitaria, piena di giovani, ungheresi e stranieri in Erasmus.
La polizia è discretamente presente, i negozi sono aperti sino a tardi nella stagione calda: elementi aggiuntivi che mi hanno portato, dopo il primo giorno di titubanza e di esplorazione (sono molto prudente e studio cautamente la realtà del mio quartiere, prima di muovermi in lungo e in largo in una città) a girare con sicurezza.
L’unico neo potrebbe essere per qualcuna la presenza, soprattutto nei sottopassi della metro, di accattoni o senza casa. In realtà sono innocui e non interagiscono con i passanti. Le stazioni della metropolitana, comunque, hanno bar, negozi, spesso controllori e comunque sono molto trafficate.

Come sono gli Ungheresi?
Un’altra domanda che spesso si fanno le ragazze in procinto di partire per un viaggio in solitaria riguarda gli abitanti in loco. Spesso è utile sapere se sono accoglienti e ospitali, soprattutto con donne sole.
Pur senza generalizzare, visto che ogni persona è a sé, posso dire che mediamente io ho trovato gli Ungheresi gentili e composti. Non sono caciaroni e amichevoli come gli Spagnoli, rimangono più sulle loro, ma sono stati sempre pronti ad aiutarmi con un sorriso, quando chiedevo informazioni o di farmi foto.
In realtà, per me questo è un vantaggio, evita di essere “importunate” se non lo si desidera e, personalmente, mi toglie dall’impaccio di dover per forza fare conversazione, quando non lo voglio.
Come ulteriore nota, sappiate che mediamente quasi tutti, soprattutto i giovani e soprattutto chi lavora in bar e locali, parlano un Inglese chiaro e comprensibile, cosa che non si può dire per la lingua ungherese, che ho trovato invece un po’ ostica, persino da leggere.

Dove alloggiare e come muoversi se si viaggia a Budapest da sola
In merito ai quartieri migliori in cui dormire, soprattutto se si viaggia da soli, io consiglio Pest, invece che Buda (la parte di Budapest che si estende sull’altra lato del Danubio, dove si trova il Palazzo Reale).
Questo perché la zona di Pest è decisamente più frequentata, anche di sera. Qui si concentrano ristoranti, bar e zone pedonali. In particolare, la zona di Belvaros, è sicuramente quella più centrale, intorno alle piazze Vorosmarty ter e Deak Ference Ter e al viale dello shopping (Vaci Utca).
Anche la zona del quartiere ebraico (distretto sette) è molto animata, soprattutto alla sera. Qui si concentra, infatti, la movida di Budapest. E’ da considerare se desiderate anche fare amicizia e fare vita notturna. Se, invece, siete alla ricerca di un viaggio più tranquillo, consiglio di evitare questa zona, proprio perché è molto “giovane”, molto alcolica e, a volte, rumorosa.
Un’altra zona da dosare con attenzione è quella del distretto 8. E’ sicuramente quella più economica e dove si concentrano numerosi B&B e appartamenti. Fino a pochi anni fa, aveva però la fama di essere quartiere di minoranze e quindi meno patinato di altri, sebbene sia in fase di gentrificazione. Se volete prenderlo in considerazione per il vostro soggiorno a Budapest, consiglio magari di concentrarsi sulle zone al confine con gli altri distretti.
Ad esempio, io ho dormito presso Leo Boutique Rooms, sul grande viale Kossuth Lajos . Si tratta di una zona a confine tra il distretto 8 e Belvaros. La posizione su una grande arteria rende la zona sempre frequentata, vi sono numerosi ristoranti a pochi metri dalla struttura e la collocazione è strategica per i trasporti, visto che proprio davanti alla porta del B&B ci sono le scalinate della metro blu (fermata Ferenciek Tere)
Per quanto riguarda gli spostamenti, i mezzi pubblici sono frequenti, capillari e facili da utilizzare. Potete muovervi in metro per gran parte del centro. Alcuni mezzi di superficie passano inoltre tutta notte. I taxi sono piuttosto economici rispetto all’Italia. Gran parte dei luoghi principali sono comunque raggiungibili a piedi dal centro (quando parlo di centro faccio riferimento alle piazze sopra indicate).
Alcuni consigli: obliterate sempre il biglietto, perché i controlli sono frequenti e i controllori non sono soliti chiudere un occhio, nemmeno (e soprattutto) per i turisti. Rispetto alla maggior parte delle metropolitane, ogni volta che cambiate linea o tipologia di mezzo (es. se passate dalla metro ai tram), dovete utilizzare un nuovo biglietto. Per questo consiglio vivamente di acquistare abbonamenti e biglietti giornalieri o, se desiderate usufruire anche di altre agevolazioni sugli ingressi dei musei, la Bupadest Card.


Si può scegliere Budapest come primo viaggio in solitaria?
Vista la mia esperienza, posso assolutamente consigliare Budapest come prima esperienza di viaggio in solitaria.
I motivi della scelta: la città è sicura, facilmente visitabile, abbastanza economica. La riprova è che ho incontrato tantissimi altri viaggiatori, sia uomini sia donne, in giro da soli, a cena nei ristoranti o a bere qualcosa nei bar.
Non percepirete quindi alcuno sguardo di sorpresa da parte di camerieri o altri clienti, nel momento in cui vi siederete in un ristorante. Specifico in particolare questo punto, perché, dalle mie attività di coaching con ragazze che vorrebbero viaggiare da sole, il momento del pranzare/cenare da sole è uno di quelli che vengono affrontati con più ansie e imbarazzi.
Ci sono però specifiche, nella scelta di Budapest come prima esperienza per un viaggio in solitaria. Se non masticate affatto l’Inglese, consiglio altre destinazioni (come la Spagna, in cui è più facile interagire con il solo Italiano). Sicuramente nella stagione estiva, con tutti i tavolini e la gente che si riversa fino a notte fonda in strada, è più facile sentirsi sicure.
Avete fatto un viaggio in solitaria? Dove? Ci state pensando? Vi aspetto nei commenti