Budapest, aristocratica e decadente, giovane e classica insieme. Ho avuto la possibilità di viaggiare a Budapest da sola, di esplorarla con calma e di amarla. Ecco il mio racconto su cosa vedere in 4 giorni a Budapest.
Primo giorno: il centro storico e il Museo del Terrore
La prima giornata di scoperta della città non può che partire da Deak Ferenc Ter, uno dei cuori nevralgici. Qui, infatti, si incontrano le linee di 3 metropolitane e si trova anche l’ufficio turistico della città, dove potrete avere informazioni sugli spettacoli e le attrazioni ed eventualmente acquistare la Budapest Card, che include sconti ed entrate a tutta una serie di attività, nonché i trasporti pubblici.
Da qui parte anche la via dello shopping della città (Deak Ferenc), che colpisce per i bei palazzi in stile art decò. Percorrendo la strada, sulla destra troverete un altro luogo cardine, la piazza Verosmarty, da ammirare con calma, seduti al tavolino del lussuoso caffè Gerbeaud (qui i dolci sono un’opera d’arte).
Se invece andate dritti arriverete direttamente a Lui, il protagonista della città: il Danubio che scorre placido tra i due lati di Budapest e sotto il Ponte delle Catene.
Potete continuare l’esplorazione del centro, facendo un salto alla Basilica di Santo Stefano. Ai tempi della mia visita (agosto 2022), si compravano i biglietti in un ufficio posto sul lato destro della piazza antistante.
Nella Chiesa organizzano nel tardo pomeriggio concerti d’organo o di musica classica molto suggestivi, data anche la particolare ambientazione.
Prendete la metropolitana (linea 1), dietro alla Basilica, all’imbocco del grande viale Andrassy e scendete alla fermata Vorosmarty U. Il Viale Andrassy parte dal centro e arriva dritto dritto sino a Piazza degli Eroi, che addirittura si può vedere spuntare alla fine del viale. Una nota sulla linea 1: bisogna scendere nelle fermate dal lato corretto della strada. Sul lato destro del viale (guardando la strada verso Piazza degli Eroi), ci sono i treni che vanno VERSO Piazza degli Eroi. Per i treni che viaggiano nell’altra direzione, bisogna scendere le scalinate sul lato sinistro della strada.
La fermata che vi ho indicato poc’anzi è quella più vicina alla Casa del Terrore, uno spazio espositivo, ben curato, che racconta la vita a Budapest, prima sotto il regime nazista e poi sotto quello comunista: non c’è differenza tra le due prospettive, quando le più comuni libertà e diritti sono calpestati.
Alla vostra uscita potete riprendere la metro e arrivare sino alla mastodontica e trionfale Piazza degli Eroi. Dietro la piazza, vi sono le terme più famose di Budapest.
Concludete la giornata con una passeggiata o una crociera lungo il Danubio.
Giorno 2: sulle colline di Buda
Potete dedicare la giornata di oggi alla visita di Buda. Buda è una città nella città e la seconda anima di Budapest, quella aristocratica, un po’ snob, sicuramente tranquilla e scenografica.
Mettetevi scarpe comode perché Buda è tutta un saliscendi. Potete iniziare la risalita del quartiere dalla Piazza Szell Kalman, la vecchia Piazza Mosca (all’Ungheria e, in particolare a questo governo, piace molto cambiare i nomi tradizionali di piazze e vie, per renderli più moderni e conformi a una certa narrazione).
Prima di salire, potete però fare una passeggiata sul lungo fiume, con partenza dalla stazione Batthiany, per andare alla ricerca di 2 piccoli segreti della città: le sculture di Kolodko.
Da dove entrare a Buda? Ovviamente dalla Porta di Vienna. Ammirate anche il particolare cartello sul lato sinistro, con degli strani simboli: il cartello vi dà il benvenuto a Budapest, con l’antico alfabeto fatto di rune.
Salite verso la Chiesta di Mattia Corvino, riconoscibile dal colorato tetto. Fate una sosta sotto la statua eretta per la liberazione dalla peste della fine del Seicento e poi buttatevi sul Bastione dei Pescatori, che è così spettacolare proprio perché è stato eretto con la funzione di destinare un’area piacevole per il passeggio e lo svago della nobiltà ungherese.
Gli amanti dei giochi di magia, non potranno non fermarsi alla Casa del mitico Houdini.
Tra le altre attrazioni in loco, ci sono anche le grotte/gallerie, che vengono erroneamente definite di “Dracula”, anche se il principe Vlad ha poco a che fare con Budapest. La visita è carina, ma è molto costosa per quello che offre: una camminata di pochi metri in tunnel sotterranei.
Spostatevi infine al Palazzo Reale, per un ultima vista a tutto tondo sul Parlamento e su Pest.
In questi edifici, inoltre sono conservati anche una serie di musei, tra cui la Galleria Nazionale.
Scendete nuovamente lungo il Danubio, attraversatelo e ammirate la grandiosità del Parlamento, visitabile con visite guidate in varie lingue.
Nei pressi del Parlamento, sempre lungo il Danubio, è doverosa una visita al toccante monumento delle Scarpe sulla Riva, che ricorda la storia degli ebrei ungheresi negli anni folli dell’Olocausto.
Giorno 3: Mercato e visita del Quartiere Ebraico
La giornata di oggi si appresta a essere particolarmente godereccia.
La mia filosofia di viaggio dice: per conoscere una città, visita il suo mercato.
Per questo, vi consiglio di dedicare un po’ di tempo al mercato centrale (Nagycsarnok, Grande Mercato). Al piano superiore troverete tutti i possibili souvenir: merletti, calamite, ceramiche e matrioske. Il pianoterra è la fiera della gastronomia. Ovviamente l’acquisto di un salame ungherese Pick è d’obbligo.
Potete anche rifocillarvi nei bar della graziosa Fovam Ter, proprio a fianco dell’entrata al Mercato.
Spostatevi poi alla Grande Sinagoga, per iniziare il tour di quello che era prima il quartiere ebraico ed è adesso noto per essere quello del divertimento.
Tutta l’area rimane comunque una zona tradizionale ebraica, come testimoniato dalle numerose sinagoghe che incontrerete. E’ però anche una zona ricca di negozi vintage e di design. Non dimenticate, inoltre, di camminare guardando all’insù, perché coloratissimi murales vi aspettano a ogni angolo.
Tra i più noti, quello dedicato al cubo di Rubik, illustre cittadino ungherese, che si trova in Rumbach Sebestyén utca. Di fronte c’è un parcheggio che è sovrastato da un’altra opera: quella che ricorda la storica vittoria della nazionale di calcio ungherese contro gli Inglesi.
Il centro del quartiere ebraico è Gozsdu Udvar, una piazza da cui partono una serie di locali, praticamente concatenati l’uno con l’altro, tutti diversi e dal design curato e peculiare.
La vera esperienza qui è però la visita dei Ruin Bar e, del Szimpla in particolare, una vera e propria istituzione.
I Ruin Bar sono locali nati in edifici abbandonati e “recuperati”. Il Szimpla Kert è stato il primo. Seppur oggi sia molto turistico e poco gettonato dai residenti, merita sicuramente una visita, perché è un accozzaglia di oggetti di arredo assurdi (c’è persino un cavallo per la ginnastica artistica) e di ambienti differenti. Sicuramente si respira un’atmosfera modaiola, festosa e molto da centro sociale (sebbene non sia un centro sociale occupato).
Giorno 4: Godollo e il Budapest Retro Museum
Budapest può essere il punto di partenza anche di escursioni e gite nei dintorni. Primo tra tutti il castello di Godollo, residenza familiare e intima degli Asburgo. Chi conosce la storia della famosa Principessa prima e poi Imperatrice Sissi, si emozionerà a passeggiare tra le sue stanze reali e tra quelle del marito, Francesco Giuseppe, e dei figli, lo sfortunato Rodolfo e l’amatissima Maria Valeria.
Godollo dista circa quaranta minuti da Budapest. In diverse giornate della settimana, sono organizzati tour con anche il trasporto in van/bus direttamente dall’hotel del cliente. Qui potete vederne uno d’esempio.
Nel pomeriggio, potete visitare il Budapest Retro Interactive Museum. L’ho scoperto per caso, ma l’ho trovato molto divertente. Quando vi ricapita di salire su una Lada? Non voglio rovinarvi la sorpresa dell’immersione in pieni anni Cinquanta, ma vi anticipo che il museo è pieno di memorabilia del periodo del Comunismo.