Per guidarci attraverso le cose da non perdere a Varanasi, oggi ho scelto due viaggiatori d’eccezione, che conoscono l’India e la città sacra sul Gange proprio da “local”, Giulia e Ale di Tiportoviaconme. Ecco come si presentano:
“Siamo Giulia e Ale! Ad agosto 2019 abbiamo deciso di cambiare vita: ci siamo licenziati, abbiamo salutato amici, genitori e parenti e siamo partiti per l’Asia. Da allora stiamo viaggiando zaino in spalla per scoprire il mondo e trovare la nostra strada. Abbiamo passato 7 fantastici mesi in India, di cui 5 vivendo ed esplorando la città sacra per eccellenza: Varanasi.”
Chiamata anticamente Kashi e Benares, Varanasi è una delle sette città sacre dell’India. È la città di Shiva, Dio della distruzione che fa parte della Trimurti induista (Brahma, Visnu e Shiva) e a Varanasi lo troverai ovunque. Migliaia di templi, Shiva lingam e preghiere vengono dedicate proprio a lui. A Varanasi arrivano pellegrini da tutta l’India, oltre un milione ogni anno, per purificarsi nelle acque del Gange e per morire nella città sacra.
Varanasi è l’essenza dell’India e ci sarebbero così tante cose da fare, che non basterebbero mesi. Noi stessi, nei 5 mesi che abbiamo vissuto qui, non siamo riusciti a vedere che una piccola parte della sua ricchezza. Ma oggi vediamo insieme alcune cose da non perdere per chi ha a disposizione almeno un paio di giorni da trascorrere in città.
GIRO IN BARCA SUL GANGE
Non dovrà mancare durante i tuoi giorni a Varanasi almeno un giro in barca. Quando farlo, alba o tramonto? Noi ti consigliamo entrambi. Sono due momenti così diversi tra loro e al tempo stesso unici che è difficile scegliere. Goditi il momento di pace all’alba, con la luce fioca che piano piano sale e illumina i pellegrini intenti nella puja (preghiera) mattutina. Al tramonto invece, si saluta il giorno e solitamente i barcaioli si posizionano sotto il ghat principale (Dashashwamedh ghat) per farti assistere alla Ganga Aarti dalla posizione privilegiata della barca.
GANGA AARTI – Il rito sul Gange
La Ganga Aarti è un rituale di offerta del fuoco per la Dea Madre Ganga, la dea del fiume indiano più sacro, il Gange. È celebrata all’alba e tutte le sere all’ora del tramonto su diversi ghat come Assi Ghat e Tulsi ghat, ma è a Dashashwamedh ghat che si tiene la celebrazione più maestosa.
È il ghat principale, grande ma anche il più affollato, con centinaia di pellegrini indiani che pregano e cantano. La cerimonia dura un’ora ed è un rituale imperdibile, scenografico, magico e di enorme importanza per gli induisti, nel contorno di una delle città più antiche al mondo.
PASSEGGIATA SUI GHAT a VARANASI
Visitare Varanasi senza passeggiare sui ghat toglierebbe il vero fascino di questa antica città. È proprio sui ghat (le lunghe scalinate che portano a un corso d’acqua, come un fiume o un lago) che si svolge la vita quotidiana di migliaia di abitanti e pellegrini, dove si viene a purificarsi nel Gange, a pregare, dove si lavano i panni, si gettano le reti da pesca e i bambini giocano a tuffarsi.
Passeggiare su queste scalinate ti farà conoscere da vicino l’immensa energia e spiritualità che emana Varanasi, passare qualche ora (o tutta la giornata perché no?!) sulle rive della Madre Ganga sarà un’immersione totale nell’India. I ghat sono 88 e il nostro consiglio è quello di dedicare almeno mezza giornata a questa passeggiata. Prenditi tutto il tempo per osservare e capire ciò che ti circonda. I più belli a nostro avviso sono Assi Ghat, Tulsi Ghat, Shivala Ghat, Dashashwamedh Ghat e Brahma Ghat.
ASSISTERE ALLE CREMAZIONI
Varanasi è la città più sacra in India, dove un induista deve recarsi almeno una volta nella vita per purificarsi dai peccati immergendosi nelle acque sacre del Gange da 5 ghat differenti. Ma la sua importanza nasce anche da un’altra credenza: morire a Varanasi significa raggiungere la Mokhsa, cioè liberarsi dal ciclo di rincarnazione. Per questo molti pellegrini arrivano qui da tutta l’India in attesa della morte, per essere poi cremati sulle rive del Gange.
Durante la passeggiata sui ghat ti imbatterai sicuramente in uno due ghat per le cremazioni, Manikarnika e Harischchandra. Vita e morte, in questi luoghi, si intrecciano continuamente. Ti renderai conto di come siano due cose non in opposizione tra loro, di come sia vissuto tutto in modo molto spontaneo.
A Manikarnika, il ghat principale, vengono cremate più di 300 persone ogni giorno dell’anno, giorno e notte, mentre l’altro ghat è più piccolo e raccolto. Il fumo è abbastanza forte ma non così insopportabile come si potrebbe pensare (questo però, dipende molto da quante pire saranno accese al momento). Attenzione! Fotografare e riprendere le cremazioni è assolutamente vietato, poco opportuno e irrispettoso.
TEMPIO DI KASHI VISHWANATH
Chiamato anche Golden Temple per la cupola tutta dorata, il tempio di Kashi Vishwanath è il più sacro dei templi dedicati al Dio Shiva. Fatti spazio tra mucche, scimmie e persone tra i vicoli caratteristici di Varanasi e lo troverai incastrato tra le case nelle stradine strette della città vecchia. Viene visitato ogni anno da migliaia di pellegrini e quindi è sempre molto affollato. Per entrare ti servirà il passaporto e all’interno non potrai portare il cellulare e nemmeno la macchina fotografica. Potrai lasciare tutto negli appositi armadietti al di fuori del tempio, depositando tra le dieci e venti rupie.
Ti auguriamo un buon viaggio nella magica Varanasi.
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Teresa
Non so che cosa darei per vedere Varanasi: nel nostro tour dell’India, lo scorso dicembre, non siamo riusciti ad inserirlo per motivi di tempo. E adesso la situazione dell’India è tale che è impossibile programmare un viaggio!
Valeria
Lascia perdere… avevo appena organizzato un tour dell’India per amici, che ormai è slittato a data da destinarsi
Elena Vizzoca
L’India sembra un posto molto affascinante. Ho sempre avuto il pallino che un giorno l’avrei vista. Se mai ci dovessi andare sicuramente inserirò Varanasi tra le mete da visitare.
Valeria
Varanasi è d’obbligo in un primo viaggi in India!!
Raffaella
Che esperienze incredibili: già mi immagino a camminare tra le vie rumorose e brulicanti di Varanasi. L’India è un progetto sul quale sto lavorando da tempo e appena il mio bimbo sarà un po’ più grande saremo pronti a vivere questa avventura.
Valeria
Te lo auguro!