Qualche giorno fa mi ha contattato via mail una ragazza che ha letto il mio diario di viaggio su Tripadvisor relativo al mini viaggio a Pechino da sola. Era interessata alla Cina e voleva conoscere la mia opinione sulla sicurezza o meno di un viaggio lì per una viaggiatrice donna.
Ho scoperto da pochi anni il “bello” di viaggiare sola e per un’esigenza pratica: ero rimasta single, le altre amiche non erano interessate a viaggiare come intendevo io e non amo molto “pacchetti” pre organizzati. Quindi mi sono rimboccata le maniche e mi sono buttata.
Delle esperienza da sola (Hawaii, New York), quella in Cina è sicuramente quella che “pare” più avventurosa.
L’idea era di ricongiungermi con una mia collega a Bali, ma Bali non mi bastava, volevo “aggiungere” qualcosa. Ho approfittato di un’ottima offerta in Agosto di Emirates sulla Cina e mi sono detta: “Perché non fare 5 giorni a Pechino e poi da lì volare con una low cost asiatica su Bali per il resto della vacanza?”.
Pechino (Bejing) mi affascinava, dal punto di vista storico molto più di Shangai: volevo vedere la Città Proibita e l’unico monumento che, secondo una leggenda non confermata, si può vedere dalla Luna (la Grande Muraglia).
Premetto quindi che la mia esperienza è quella di un viaggio in una grande città e non ho informazioni sulle zone rurali e sui trasporti nelle regioni esterne.
In ogni caso, Pechino mi è sembrata una delle città più sicure al mondo per turiste sole. Non ho mai percepito un senso di pericolo: semplicemente perché i Cinesi, tendenzialmente, rimangono molto sulle loro e, quindi, non cercano alcun approccio, soprattutto con donne Occidentali.
L’unico approccio sarà quello di mamme con bambini o famigliole che vorranno a tutti i costi mettervi il pargolo in braccio per scattarvi una foto insieme: adorano fare foto con persone senza occhi a mandorla. Ma a parte sentirvi una star continuamente fermata per strada non avrete inconvenienti.
La città è sicura (c’è molta polizia) e i negozi chiudono tardi: c’è sempre gente in giro e quindi, se evitate parchi e zone solitarie, non vedo grossi problemi.
A onor del vero devo dire che io non ho frequentato locali notturni, discoteche e non ho fatto le ore piccole, di conseguenza non so se i giovani pechinesi in discoteca possano essere molesti con una donna sola… ma perché andare in una discoteca da sola in Cina?!?
Io ho sempre fatto i miei giri, cenato fuori e sono rientrata in albergo intorno alle 11/12 di sera.
La metropolitana è efficiente e moderna (e ovviamente tutte le informazioni sono scritte in caratteri “occidentali”).
L’unico vero problema non è legato al genere/sesso, ma semmai alla lingua: pochissimi parlano in Inglese, quindi dovrete essere pronti/e a spiegarvi a gesti e a essere molto “intuitivi” (ma in questo le donne sono forse più competenti 🙂 ). Dal momento che nessuno capisce la vostra pronuncia e sa leggere caratteri non Cinesi, il mio consiglio è di viaggiare sempre con la Guida. Verificate che nella Vostra Guida siano riportate tutte le attrazioni in caratteri cinesi e che nelle mappe le strade siano scritte sia nel nostro alfabeto che nel loro, visto che per richiedere indicazioni (almeno la direzione a “braccio”) dovrete mostrare la scritta Cinese. La Lonely Planet riporta tra parentesi per ogni attrazione anche la traduzione in Cinese.
Se vi interessano consigli per viaggiare a Pechino da sola qui trovate alcune FAQ.
Avete ancora paura a viaggiare da sola e non vi sentite pronte? Ecco qualche “powerful question” per trovare una soluzione.
[…] C’è, invece, anche chi non è un grande viaggiatore, non va da solo magari neanche al cinema, ma è affascinato dai “viaggiatori solitari”. Li guarda con ammirazione e vorrebbe capire di più cosa significa questa esperienza. Questo articolo è per voi. Ho cercato di raccogliere gli insegnamenti che ho appreso durante le mie esperienze di viaggio da sola (di cui una in Cina). […]