Sono andata, ovviamente dopo una vacanza in Colombia, a vedere Escobar – Paradise Lost, del regista italiano Andrea di Stefano, con Benicio del Toro, perfetto nel ruolo del “cattivo” (e generoso con il popolo) Pablo Escobar.
Il film offre uno spaccato del Paese cruento e poco lusinghiero: polizia corrotta, sangue facile, …
Seduta nella sala, davanti ai titoli di coda, cerco di integrare questa visione con quella appena trascorsa, dal vero, tra le strade della Colombia… la gente curiosa e accogliente, la bellezza delle cittadini e della natura, la pace che ho provato in tanti luoghi rimasti del cuore..
Faccio fatica a tenere insieme queste due anime.. certo il film potrebbe essere un’Americanata truculenta (per rimanere in tema di stereotipi), ma la violenza dei Narcos, mischiata poi a quella della Guerrila e dei Paramilitari c’è stata…
Anche il delicato libro di Silvia di Natale (Mille vite – Viaggio in Colombia), riporta le testimonianze di mamme, adolescenti e bambini che raccontano il loro terrore, di una vita in bilico tra il dover lasciare la terra e il cercare di sopravvivere… La Colombia ha il record negativo di Desplazados: 6 milioni di persone hanno cioè dovuto abbandonare le loro terre e case (a volte nel giro di una n
otte). Numeri che mi fanno riflettere e di cui qui in Europa non sapevo nulla (per intenderci, tali dati sembrano essere secondi solo al numero dei rifugiati Siriani).
E allora non mi stupiscono più le pubblicità progresso che vedevo in Colombia sul referendum per la pace e che mi sembravano “folli” o almeno “strane”….
[…] ribalta di recente grazie alla famosa serie di Netflix, Narcos. Dopo aver raccontato le vicende di Pablo Escobar e la Colombia, la serie si è spostata in Messico, raccontando l’ascesi di Miguel Angel Felix […]