L’Arabia Saudita è una destinazione emergente, da poco aperta al turismo. Quando sono partita per il Paese, la maggior parte delle persone con cui ho parlato prima della partenza erano o spaventate (“ma non è pericolosa?”) o incuriosite (“vai e fammi sapere, perché non so nulla dell’Arabia Saudita”). Ecco, quindi, alcuni consigli utili per organizzare il vostro viaggio in Arabia Saudita.
L’Arabia Saudita è pericolosa?
Questa è sicuramente la domanda principale che mi hanno fatto prima, durante e dopo il viaggio. La risposta è sicuramente no (ovviamente dipende però anche da come vi comportate a vostra volta!).
L’Arabia Saudita si sta aprendo in maniera rapida al turismo e gli investimenti del giovane principe del Paese in questo senso sono consistenti. Il Paese ha fame di diventare la nuova Dubai ed è in pieno fermento. Le persone sono ospitali e incuriosite dai turisti. Vi chiederanno da dove venite e se siete nel loro Paese per business (come succedeva per la maggior parte degli Occidentali che viaggiavano in Arabia Saudita fino a pochi anni fa).
Non partite, quindi, immaginandovi una popolazione chiusa e diffidente o particolarmente intransigente con gli Occidentali (a me hanno fatto entrare in una moschea addirittura a capo scoperto).
Certamente ci sono delle regole, imprescindibili e da seguire obbligatoriamente. Attenendovi a queste non avrete problemi:
- Gli alcolici sono vietati ovunque e in tutto il Paese: evitate di chiedere alcool sotto banco
- I simboli di altre religioni sono vietati. Non indossate magliette natalizie o croci evidenti
Le donne sono ancora coperte (alcune anche in viso), alcune generazioni sono ancora ultra conservatrici: evitate effusioni in pubblico, non portate riviste occidentali (anche Cosmopolitan o Vanity Fair non piacciono) e vestitevi con sobrietà (si veda il prossimo paragrafo).
Aggiungo, inoltre, che gran parte della popolazione, soprattutto gli uomini, parla bene inglese e spesso ha studiato all’estero (se di una certa classe sociale).
Sono presenti negozi delle principali marche e ristoranti di ogni tipologia di cucina, compresi i fast food. L’Occidente non è demonizzato come si pensa.
Come vestirsi in Arabia Saudita
Le donne in visita in Arabia Saudita non sono obbligate a indossare il velo.
Vedrete, anzi, che cominciano a esserci anche cartelloni pubblicitari con donne non velate e senza il tradizionale abito lungo nero. In generale però, anche per rispetto della cultura e della tradizione locale, sarebbe meglio un abbigliamento sobrio: pantaloni lunghi e che non evidenzino troppo le forme, maglie accollate e con le maniche (almeno a metà braccio), pancia coperta, gonne lunghe almeno fino al ginocchio. Nessun problema invece per sandali o scarpe aperte.
Fatte queste premesse, io ho visto a Jeddah (che è forse la città più “aperta”) turiste andare in giro con canottierine striminzite. Nessuno le ha infastidite o ha detto nulla, ma è sempre meglio attenersi a quanto ho sopra riportato.
Andare in Arabia Saudita da donna sola
Io non ero da sola, ma mi è capitato di fare magari delle passeggiate da sola. Anche in questo caso, ho percepito un senso di sicurezza. Considerate che ormai anche le donne saudite escono da sole, con le amiche o con altre donne della famiglia, e potrete trovare dei tavoli ai ristoranti occupati solo da donne. Allo stesso modo, invece, troverete ristoranti con sezioni riparate e nascoste per le donne, che così possono anche pranzare togliendosi il velo o scoprendosi.
Se siete da sole, nei locali, chiedete sempre al cameriere come comportarvi (molte volte le donne Occidentali vengono equiparate agli uomini per la scelta delle aree del locale dedicate).
Ingresso e Visto per l’Arabia Saudita
Oggi ci sono numerosi voli diretti low cost per l’Arabia Saudita: in primis Wizz Air ha diversi collegamenti per differenti città in Arabia Saudita (Jeddah, Dammam, Riad….) da vari aeroporti italiani.
Per entrare in Arabia Saudita è necessario un visto, che si può fare in pochi minuti online (https://visa.visitsaudi.com/) al costo di circa 120 euro. Il visto include anche un’assicurazione sanitaria approvata dallo Stato.
Di recente è stata anche introdotta la possibilità di avere un visto di transito gratuito.
Come spostarsi in Arabia Saudita
Nelle città principali è diffusissimo Uber, a prezzi tutto sommato economici (più bassi che in Italia).
Visto che quasi tutti i Sauditi si muovono in auto, i mezzi pubbici non sono (ancora) molto sviluppati.
Per i trasferimenti all’interno del Paese potrete:
- Noleggiare un’auto: si tratta di un’opzione tranquillamente percorribile perché le strade sono in buono stato e moderne e il carburante costa ovviamente poco. Attenzione però ai limiti di velocità e alle grandi distanze. L’Arabia Saudita è un Paese enorme e i tragitti tra le principali città possono necessitare anche intere giornate di spostamento
- Treno: per alcune tratte sono stati di recente creati collegamenti ferroviari moderni ed efficienti; è il caso della tratta Jeddah – Medina.
- Voli Interni: se avete poco tempo e volete visitare i luoghi più importanti del Paese, sarà opportuno muovervi in aereo. Oltre alla compagnia di bandiera, ci sono anche compagnie low cost, come ad esempio la Flynas.
- Al contrario, invece, di quello che succede in altri Paesi della regione, fare l’intero itinerario con un autista privato, non è una scelta percorribile: gli stipendi sono mediamente alti e vi costerebbe come avere un autista personale in Italia!
Costi e programmazione in Arabia Saudita
Arriviamo ad alcune note dolenti: i costi non sono economici.
Il Paese ha un costo della vita (soprattutto nella capitale Riyad) in linea con i prezzi milanesi, soprattutto per quanto riguarda i servizi per i turisti e i ristoranti internazionali.
Considerate, inoltre, che ci sono ancora pochi turisti e alcune attività ed escursioni risultano costose perché pensate per i gruppi o per un numero minimo di partecipanti elevato. Se siete solo in due persone dovrete spesso accollarvi dei costi aggiuntivi importanti.
In generale la percezione che ho avuto, sia da viaggiatrice sia da operatrice del settore turistico, è che ci siano degli investimenti enormi e del potenziale ancora da scoprire; allo stesso tempo, però, il settore del turismo non è ancora pienamente pronto ad accogliere i visitatori occidentali: è come se gli operatori non avessero ancora capito cosa farci con questi turisti, quali sono i monumenti, i luoghi che possono piacere di più e che vanno promossi e cosa i turisti europei si aspettano dai tour e servizi turistici.
Itinerario per un tour in Arabia Saudita
Un itinerario in Arabia Saudita obbliga a scegliere alcune regioni e città principali, proprio per evitare continui spostamenti in aereo (necessari viste le dimensioni importanti del Paese). Sicuramente AlUla, con Hegra, la nuova Petra, e il deserto, rimane una delle più affascinanti.
Jeddah può offrire un punto di vista aggiuntivo: si tratta di una delle destinazioni più dinamiche e cosmopolite. Il quartire di Al Balad, patrimonio UNESCO, è in piena trasformazione: ovunque ci sono i segni di opere di restauro che ne faranno un piccolo gioiello, dall’atmosfera esotica e fuori dal tempo. Già me la immagino con una serie di boutique hotel di atmosfera e di localini dall’arredo curato.
Si può prolungare il viaggio da Jeddah per includere la vicina Medina (La Mecca è ancora non visitabile per i turisti non musulmani).
Si può infine includere Riad (o Riyadh o Riyad), la capitale con i suoi edifici moderni. Tra le attrazioni da vedere a Riyad e dintorni, ci sono anche i suggestivi e potenti scorci del cosiddetto Edge of the World (scoprite cos’è leggendo il mio articolo sulla città).
Se avete bisogno di un aiuto per l’organizzazione di un viaggio in Arabia Saudita, potete contattarmi.
Qui trovate un esempio di itinerario organizzato con attività e spostamenti.